L’arrivo di Flavio Insinna a L’Eredità ha fatto storcere il naso a diversi spettatori a seguito dei fuori onda trasmessi da Striscia La Notizia. Ora sull’argomento interviene anche Maurizio Costanzo

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Che trovare un degno successore di Fabrizio Frizzi per condurre L’Eredità non sarebbe stata impresa semplice era quasi scontato, ma che la scelta del nuovo conduttore del quiz show di Rai 1 avrebbe scatenato una pioggia di polemiche non era prevedibile.

Almeno fino a quando non è iniziato a circolare il nome di Flavio Insinna, e in direzione di Viale Mazzini sono piovute numerose critiche: il pubblico non gli ha ancora perdonato quei terribili fuori onda resi pubblici da Striscia La Notizia, nei quali l’allora conduttore di Affari Tuoi, si lasciava andare a insulti irripetibili nei confronti di una concorrente.

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Ma ora c’è anche chi si schiera dalla parte dello showman, che tra l’altro era molto legato a Frizzi, e ritiene che la conduzione de L’Eredità possa rappresentare una nuova occasione di riscatto per Insinna.

Dalle pagine di Nuovo, infatti, arriva la difesa di Maurizio Costanzo che scrive: “Di sicuro Flavio Insinna ha sbagliato a insultare i concorrenti di Affari tuoi. Ma una seconda possibilità non si nega a nessuno. E per lui non potrebbe esserci occasione migliore del programma ereditato dal suo amico Fabrizio Frizzi”.

Va ricordato che la decisione della Rai di affidare la trasmissione a Insinna fu seguita da un’ondata di polemiche, soprattutto sui social e a scendere in campo contro la Tv pubblica erano stati non solo semplici telespettatori e fan del programma, ma anche giornalisti.

La stessa redazione di Striscia è intervenuta poche settimane fa con una lettera affidata a Vanity Fair nella quale si legge: “Da sempre la Rai cerca di far passare quello di Insinna come uno sfogo (magari esagerato) dietro le quinte, ma quello che Striscia ha mostrato è altro: è il taroccamento, l’inganno ai danni dei telespettatori”.

L’atteggiamento discutibile del conduttore, secondo la squadra di Antonio Ricci, era giustificato dal fatto che “Insinna sapeva di essere un intoccabile in Rai. In studio infatti invitava, con l’arroganza di chi si sente protetto dall’alto, pubblico, maestranze, collaboratori a fare quello che volevano con la Rai”.

Insomma, mentre ormai i giochi sono fatti, il dibattito è tutt’altro che chiuso e potrebbe infiammarsi ancora nel corso di questa estate rovente.

Non resta che aspettare il prossimo autunno, quando con l’avvio del programma, gli ascolti indicheranno se il pubblico avrà perdonato il buon Flavio.