Tutti hanno visto il video del flash mob musicale a Milano il 4 maggio: quei ragazzi festeggiavano davvero la fine del lockdown?

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La fine del lockdown accolta con balli e musica per strada? Il 4 maggio, giorno di inizio della fase 2, è diventato virale sui social il video del flash mob di Milano. Le immagini che ritraggono numerosi ragazzi che ballano a un incrocio del capoluogo lombardo ha fatto indignare il popolo del web. In tanti li hanno accusati di essere incoscienti e irresponsabili e anche molti personaggi famosi si sono scagliati contro quel gruppo di scalmanati. Ma il filmato risale davvero al 4 maggio?

Flash Mob Milano 4 maggio, anche i Vip indignati

La clip lascia davvero senza parole. Perché vedere gente in strada che balla, bloccando il traffico, e infischiandosene delle misure di contenimento del Covid-19 è davvero inaccettabile. Da quando il video del flash mob di Milano del 4 maggio è stato condiviso sui social, si è sollevato un polverone che ha animato il dibattito tra gli utenti. In campo contro quei ragazzi che danzano in strada sono scesi anche volti noti del mondo dello spettacolo, che hanno sempre invitato i loro a fan a rispettare le prescrizioni del governo. “State a casa” continua ad esser e il loro consiglio, anche in questa fase 2 della pandemia.

Cristiano Magioglio, ad esempio, ha condiviso il video su Instagram scrivendo:

“Non siamo a una festa di Carnevale… Ma tutto questo è successo stamattina sotto casa mia. Da non credere. Capisco la gioia di uscire di casa, ma non capisco il comportamento di questi ragazzi. Sono sbalordito. Prudenza. Arriverà il tempo per ballare e per cantare. Attenzione ragazzi, amiamo la nostra vita e proteggiamo di più la nostra vita. Ritorneremo ad essere felici. Il tempo ci aiuterà”.

https://www.instagram.com/p/B_xhOQXJDnw/

Particolarmente indignato anche Gianni Sperti, che da ieri è tornato in onda su Canale 5 con Uomini e Donne:

“Ho visto un video di imbecilli, egoisti e irrispettosi che ballavano per strada. Vergognatevi!!! Io farei tornare alla fase 1 le regioni più a rischio con un numero ancora alto di contagi e laddove i cittadini non sono in grado di autogestirsi. Responsabilità. Se non strettamente necessario vi chiedo di restare a casa ed aspettare che il contagio si riduca a zero!”

https://www.instagram.com/p/B_xihO1gH5J/

La verità sul video

In realtà, secondo molte testate, quelle immagini non si riferirebbe al primo giorno della fase 2 ma a domenica 3 maggio. Pare infatti che quel gruppo di ragazzi si sia dato appuntamento ogni settimana nello stesso punto della città per cantare e ballare insieme.

Un vero e proprio flash mob organizzato dunque che avrebbe invaso quel quartiere di Milano a cadenza regolare durante la quarantena, ma non il 4 maggio. Senza che nessuno battesse ciglio.

Se confermata, la circostanza sarebbe ancor più grave perché quelle persone hanno violato le misure anti-contagio addirittura nella fase 1 della pandemia. Che ricordiamo è stata particolarmente drammatica a Milano e in Lombardia, la regione più colpita dal coronavirus. Nessuno di noi ha dimenticato le terribile immagini del mezzi militari che trasportano le bare di Bergamo.

I vigili urbani, su disposizione del sindaco della città, avrebbero già identificato una delle persone protagoniste del video e sarebbero al lavoro per risalire agli altri ragazzi presenti.