Il cantante, molto riservato sulla sua vita privata, ha raccontato la sua esperienza di genitore di un bimbo autistico per sensibilizzare sulla condizione delle famiglie che vivono questo problema

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E’ un cantante molto amato e un personaggio televisivo popolare: Elio, volto e voce della band che da lui prende il nome, gli Elio e le storie tese, sta per ritirarsi a vita privata dopo tanti anni di carriera.

Una vita privata che ha sempre difeso gelosamente ma di cui ha deciso di parlare per aiutare altre famiglie che vivono la sua stessa esperienza, quella di un figlio autistico. Per questo è il testimonial di un’associazione, Uniti per l’autismo, che promuove campagne di sensibilizzazione sul tema, partendo dal momento della diagnosi.

ELIO E LE STORIE TESE, ADDIO ALLE SCENE: LA NOSTRA INTERVISTA

“Se oggi si raccolgono online 250 mila firme per salvare un cane-ha affermato Elio fra il serio e il faceto (il riferimento è la petizione per riportare a casa il cane Miro, allontanato perchè abbaiava troppo) –non possiamo fermarci a 25 mila per chiedere l’applicazione di una legge regionale sull’autismo che non lascerebbe più sole le 100 mila famiglie lombarde che ogni giorno devono affrontare questa difficoltà”

“Sono genitore di un bimbo autistico e posso dire che su questo tema siamo all’età della pietra, specialmente sotto il profilo della percezione”, ha continuato Elio, parlando dei ciarlatani che offrono cure che non funzionano e addirittura della difficoltà ad ottenere una diagnosi precisa.

Lo scopo per il quale si sta spendendo Elio è ottenere la messa in pratica di una normativa che in Lombardia esiste, ma non funziona, ed evitare che chi è affetto da autismo venga abbandonato e lasciato alle cure esclusive della famiglia, che deve farsi carico di tutto sia dal punto di vista economico che organizzativo ed emotivo.

Oltre ad Elio, anche J-Ax ed Enzo Iacchetti parteciperanno alla campagna come testimonial.