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La politica, si sa, fa gola a tutti, e va a braccetto con la popolarità: non entriamo nel merito delle scelte di partito, ma è innegabile – almeno in teoria – che avere dalla propria parte dei VIP candidati, conferisce lustro e credibilità a questo o quell’esponente politico.

Solo in teoria, appunto, dal momento che da Milano fino a Roma è stato un fiasco colossale per tanti VIP candidati insieme a figli d’arte e sportivi che hanno racimolato una manciata di voti e sono stati costretti a tornare con la coda tra le gambe.

Evidentemente, agli elettori vedere in lista Simona Tagli, piuttosto che l’ex gieffina Roberta Beta non ispira grande fiducia. La prima, infatti, ha raccolto soltanto 31 voti per Fratelli d’Italia, la seconda – in lista coi popolari per Marchini – ha avuto soltanto 2 preferenze. Un’altra ex gieffina, Daniela Martani (conosciuta come la pasionaria di Alitalia) si è candidata con i Verdi raccogliendo 26 preferenze.

 

Ma la lista dei VIP candidati è ancora lunga e tra gli insospettabili che hanno fatto flop, troviamo anche Giobbe Covatta: il comico si è presentato come capolista dei Verdi a Roma, ma ha portato a casa poco più del doppio della Martani, fermandosi a 57 voti.

E che dire della campionessa di nuoto Alessia Filippi che si è tuffata nell’avventura sostenendo Giachetti con una lista civica? Anche per lei soltanto 57 preferenze, che per essere capolista e romana di Roma, è un po’ pochino.

Riportiamo inoltre che il nipote di Aldo Biscardi, a sostegno della Destra di Storace, ha preso un solo voto, mentre la nipote di Rita Levi Montalcini ha avuto 220 preferenze.