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Generalmente un cross disegna nell’aria una parabola che va dal basso all’alto e poi di nuovo giù, lo stesso percorso che ha fatto Ronaldinho nella sua carriera, costellata di tante soddisfazioni e ora illuminata da qualche apparizione spot in partitelle minori, amichevoli, show, mini-tournée o eventi di beneficenza.

Che fine ha fatto Ronaldinho? Il pallone d’oro vinto nel 2005 ricorda vagamente il suo talento come calciatore eccezionale nei dribbling e nei calci piazzati, superbo nel creare occasioni da gol e spiazzare tutti, ma la fulgida patina dorata si è negli anni sbiadita.

Il calciatore – uno tra i pochi ad aver giocato per tutte le diverse selezioni del Brasile – è stato inserito da Pelé nella FIFA 100, la lista dei più forti giocatori viventi, ma complici una serie di gravi infortuni e una certa predisposizione a godersi la vita con tutti quei milioni accumulati con i contratti che stipulava nel suo periodo d’oro risalente oramai a una decina di anni fa, si ritrova ora a 36 anni a intrattenere i tifosi di piccoli squadre o mostrare il proprio talento in qualche esibizione random.

Attenzione, però…Ogni volta che Ronaldinho appare su un campo da calcio – a prescindere dalla maglia che indossa e dal match previsto – piovono ingaggi stellari, assegni da centinaia di migliaia di dollari e palettate di quattrini per merchandising vario, autografi, diritti tv e presenze speciali a cene importanti.

Insomma, che fine ha fatto Ronaldinho? Continua a divertirsi, ad accumulare una fortuna e il tutto con il minimo sforzo! L’unico sforzo che è chiamato a compiere a breve è la sfida lanciata all’imperatore Adriano – anche lui molto amato in Italia, anni fa – tra Las Vegas e il Miami Fc del suo collega brasiliano, che si terrà a metà maggio.