E’ una scrittrice di successo e da poco è uscito il suo ultimo libro, primo di una saga tutta al femminile: ma Catena non ha mai nascosto la fatica di essere una “sorella d’arte”

loading

Catena Fiorello è una scrittrice affermata e molto amata in tutta Italia, oltre che autrice televisiva e conduttrice televisiva e radiofonica. Ha scritto otto libri e il suo “Picciridda” ha vinto il Premio Elsa Morante Ragazzi: dal libro è stato tratto il film omonimo, diretto da Paolo Licata.

Catena Fiorello cosa fa oggi?

Catena Fiorello ha appena lanciato il suo ultimo romanzo “Cinque donne e un arancino – Le signore di Monte Pepe”, primo di una serie di libri che racconteranno proprio le storie di queste cinque donne che, capitanate dall’avventurosa Rosa, apriranno una rosticceria specializzata in arancini che farà parlare di sè persino in America.

Il romanzo, firmato da Catena con il cognome del papà ma anche quello della mamma, è stato presentato (pre-Covid) in molte librerie italiane e Catena, terza sorella di una famiglia eccezionale, ha potuto toccare con mano quanto affetto la circondi, certo non perchè è la sorella di Beppe e Rosario ma per la sua bravura artistica.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Repost from @nadiadirito2020 – Comincia una nuova avventura con l’ultimo romanzo di Catena Fiorello. Una donna con la “D” maiuscola con la passione per l’arte, la letteratura, la cultura. Dotata di ammirevole senso civico, eccellente educazione e di un grande dono beneficio di pochi: l’umiltà. Cara Catena siamo in tantissimi ad avere stima di te ❤️ #cinquedonneeunarancino @giuntieditore

Un post condiviso da Catena Fiorello Galeano (@catena_fiorello) in data: 7 Nov 2020 alle ore 10:49 PST

Oggi Catena ne è convinta, ma un tempo ha sofferto per il continuo paragone con i fratelli e per quell’accusa latente di essere “raccomandata” da loro.

Più che un peso è una grande responsabilità avere un cognome che è quasi un marchio per quanto è conosciuto. Una signora su facebook ha scritto “è facile scrivere un libro se sei la sorella di Fiorello” ed è un’obiezione che ricevo spesso. Io dico “leggete il libro, criticatemi sul campo , ditemi cosa non vi piace ma parlate di ciò che faccio. Non è che vai da un editore e ti fanno fare un libro solo perché ti chiami Fiorello. Non è così semplice“, raccontava Catena nel 2014 a “Non è l’Arena”

Mi sento una che ha dovuto pagare per questo cognome che porto. Per qualche mente ottusa che mi ha giudicata in contumacia. I miei fratelli sanno che mi è costato sputare il sangue essere la loro sorella, perché questa è una società maschilista. Fatemi capire qual è la differenza tra Beppe Fiorello e Catena Fiorello? Me ne devo stare a casa, chiusa, perché devo lasciare lo spazio tutto a loro… ma io me ne sbatto”, aveva anche dichiarato a TvBlog.

Catena Fiorello ha dimostrato sul campo il suo valore ed è un’altra sfaccettatura del talento che si è sviluppato in quella famiglia siciliana di Augusta, in provincia di Siracusa: evidentemente, il sangue non è mai acqua!