Buonanno morto, l’ipotesi inquietante che si sta facendo strada.

Il sindaco di Borgosesia ha perso la vita a Gorla Maggiore, in provincia di Varese il 5 giugno 2016, quando con la compagna, rimasta ferita, percorreva la A36. L’eurodeputato della Lega Nord si trovava sulla Pedemontana quando pare che all’improvviso, con il suo maggiolone, abbia sbandato e perso il controllo della vettura, andando a sbattere contro una Mercedes ferma in panne sul ciglio della strada sulla corsia d’emergenza: a bordo c’era un 44enne di Comacchio che stava accompagnando due turisti inglesi all’aeroporto.

Queste le dinamiche dell’incidente fatale per Gianluca Buonanno morto a soli 50 anni. Ma Armando Mannocchia, ex esponente del Carroccio, ha avanzato l’ipotesi che il politico sia stato fatto fuori in seguito alle numerose minacce di morte che negli anni gli sono state mosse a causa delle sue posizioni intransigenti su omosessuali, rom, Europa e Governo.

“In un periodo in cui i media scavano come bulldozer in ogni fatto di cronaca, andando spesso anche oltre il lecito – ha scritto in un articolo – la narrazione di questo incidente è arronzata, lacunosa, a tratti misteriosa e vi sono versioni molto diverse fra loro”.

 

“E’ morto un rappresentante dell’Istituzione europea e ancora non si conoscono i dettagli? – si è chiesto Mannocchia, che poi ha aggiunto – "Buonanno era stato minacciato di morte pubblicamente, più di una volta. Ovviamente nessuno ha ritenuto di assegnargli una scorta perché quella è riservata alla Kyenge e alla Finocchiaro per lo shopping”.

Paolo Del Debbio, poi, prima di iniziare la puntata di Quinta Colonna andata in onda il 6 giugno scorso, ha rivelato:

“Vi devo raccontare una cosa su Gianluca Buonanno che non mi aveva autorizzato a parlarne quando era in vita…[..] lui era un uomo che andava sempre fuori dalle righe, ma non voglio parlare del lato politico. Qui a Quinta Colonna ci capita spesso di raccontare storie umane di persone in difficoltà. Quello che dovete sapere – ha detto il giornalista – è che ogni volta che veniva in studio Gianluca aiutava le persone più bisognose, e sempre di tasca propria, ci tenevo a raccontare questo aspetto di Gianluca. Un grande abbraccio alla sua famiglia”.