Bianca Guaccero si racconta: dalle critiche all’equilibrio tra vita privata e lavorativa. “Oggi ho una mia identità” La nostra intervista

Da lunedì 26 Ottobre torna l’appuntamento con Detto Fatto il programma di Rai2 prodotto in collaborazione con Endemol Shine Italy e condotto da Bianca Guaccero. Un’edizione nuova in cui il pubblico sarà protagonista.

Detto Fatto, Bianca Guaccero: “Sarà il pubblico ad entrare in casa mia”

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Un ritorno annunciato dalla stessa conduttrice sui suoi social e che ha riscosso subito una valanga di like. Non c’è ombra di dubbio che la conduzione di Bianca Guaccero piaccia ai telespettatori: merito non solo del suo essere così spontanea e fresca ma anche e soprattutto brava e competente. Sa ballare sa cantare sa condurre è naturalmente elegante mai volgare.. insomma una rarità nel panorama dello spettacolo italiano. E presto la vedremo anche nella nuova fiction Rai ‘Il medico della mala’ (titolo provvisorio).

Un periodo intenso per Bianca e di grande soddisfazione. E proprio mentre è in viaggio dalla Puglia (dove è il set della fiction) a Milano, noi l’abbiamo raggiunta telefonicamente. Ecco cosa ci ha raccontato.

 

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Buon giorno ragazzi! Oggi il gran giorno! Mi sto preparando! Mettete la sveglia alle 14:55! Abbiamo bisogno di tutto il vostro sostegno! 🙏❤️🙏

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L’amore del pubblico e le novità della nuova edizione

Finalmente torna Detto Fatto e lo hai annunciato tu stessa sui social. È stato subito boom di like. Che significato ha per te l’amore del pubblico e il suo sostegno, te lo aspettavi?

“Devo dirti che loro sono la nostra ‘medicina’ in questo periodo in cui ad essere sincera, siamo tutti un po’ spaventati. Tornare a Milano in questo momento sapendo quello che sta accadendo non è facile, però sentirsi dire dalle persone ‘tornate abbiamo bisogno di voi’, ci dà la forza veramente per scendere in campo. Avere questo tipo di richiesta da parte del pubblico ti dà il coraggio per affrontare qualsiasi ostacolo, soprattutto in questo momento storico. Loro ci chiedono forza ma allo stesso tempo ce la danno e quindi è uno scambio di energie, di sinergie meraviglioso. È come un grande abbraccio virtuale che ci facciamo e con il quale ci sosteniamo a vicenda. Il che è splendido mi fa piangere mi fa commuovere e nello stesso tempo mi da la determinazione per andare avanti.”

Come avete lavorato a questa nuova edizione?

“Dalla fine della scorsa edizione il 3 luglio, non abbiamo mai smesso di lavorare. Non ho tagliato il cordone ombelicale questa volta! Con gli autori abbiamo continuato a fare riunioni su Zoom o via Skype. Lo abbiamo fatto questa estate e anche mentre ero sul set della fiction. Continuavamo a scambiarci idee. Ed è stato bello, perché c’è stata una sorta di valanga creativa tra di noi, abbiamo unito le forze e cercato di modificare il programma senza che perdesse la sua identità. Volevamo però che il nuovo Detto Fatto, avesse un occhio in più verso la società, verso le persone, verso quello che accade intorno a noi. Vogliamo dare voce e spazio alle persone, per essere ancora più vicini a loro. Perché non hanno solo bisogno di essere seguite, ma anche ascoltate. Così metteremo a disposizione il nostro parterre di tutor per aiutare il pubblico.”

Quindi quali novità ci aspettano?

“Ce ne sono tante, la prima parte dal visual; non avendo più il pubblico in studio, il vuoto si sentiva. Il nostro è un pubblico caloroso e ne sentiremo tanto la mancanza. E allora abbiamo deciso di trasformare lo studio di Detto Fatto in una vera e propria casa, con tanto di arredamento. La nostra casa; dove ci riuniremo, ovviamente sempre a distanza, e dove accoglieremo le persone con le loro storie e metteremo a disposizione i nostri tutor. Sarà tutto più conviviale, meno schematizzato meno ‘ecco a voi questo e quell’altro’. Sarà più vissuto, ci saranno chiacchiere scambi di opinioni, insomma tutto più conviviale come quando ci si ritrova a casa di amici. E mi piace tantissimo questo nuovo stile.

Spesso mi viene detto dalle persone che mi seguono tutti i giorni: ‘tu entri nella nostra casa, sembra proprio che tu stia con noi, sembra di essere una grande famiglia’. E allora sono felice di cambiare il programma per ricambiare questo enorme affetto. Vogliamo anche noi accogliere le persone nella nostra casa. Speriamo sia possibile, anche in considerazione di quello che sta accadendo. Ma noi non ci fermeremo e troveremo un modo per accogliere la gente.”

Bianca Guaccero: vivere sotto i riflettori e difendere il proprio privato

Tu sei molto attiva e seguita sui social, ma se da una parte c’è grande sostegno c’è anche il rovescio della medaglia: le critiche. 

“L’intrattenimento ti espone molto di più rispetto ad un set. Sei più esposto all’attenzione delle persone e per di più sei senza maschera, perché io non recito nessun ruolo mentre conduco, sono me stessa. È chiaro che è un salto senza rete verso gli altri. Può piacere, non piacere può diventare restringente: è un rischio perché ti esponi comunque. Io ho sempre lanciato il mio cuore oltre l’ostacolo, non ho mai avuto paura nel farlo. Ma ti dico anche che l’esperienza e l’opportunità di Detto Fatto arriva a quasi 40 anni e quindi ho un po’ più di equilibrio e di identità che mi sono creata col tempo. Questo programma è arrivato nel momento giusto; se fossi stata più giovane forse il fatto di dover affrontare le critiche, a volte anche feroci, che alcune persone non ti risparmiano, mi avrebbe creato qualche difficoltà. Avendo un’identità più costruita, più solida riesco ad affrontarle con un occhio diverso. Riesco a scindere quelli che sono commenti costruttivi da quelli che sono solo commenti distruttivi, che non vogliono niente se non scagliare il proprio odio verso di te. La maturità che ho oggi, mi permette di fare questa distinzione e parare più colpi. Per questo sono felice che questa opportunità sia arrivata oggi e non prima.

Sei accogliente e al tempo stesso riesci a rimanere Bianca Guaccero. Dai l’impressione di essere ‘un’idolo’ senza averlo voluto. Allora ti chiedo: come si gestisce la notorietà, come si mantiene un equilibrio per mantenere il riservo sulla propria vita privata ma al tempo stesso non allentare le persone? 

“Mi fa piacere quello che dici. Per natura sono una persona molto disponibile e attenta alle esigenze degli altri e del mio lavoro, ma ho sempre mantenuto distinta la mia vita privata da quella lavorativa. Amo il mio lavoro, lo amo sinceramente, ma una volta chiusa la porta dello studio, del camerino, una volta arrivata a casa torno ad essere una persona come le altre. Cucino, lavo faccio la mamma (sono ancora una mamma single purtroppo), ma sono una persona che distingue nettamente le due strade. Perché se vuoi puoi farlo tranquillamente. Fino ad oggi io sono riuscita a non farmi fotografare, a non farmi vedere, a mantenere la mia vita privata, mia. Perché se vuoi lo puoi fare tranquillamente.”

La nuova esperienza nella fiction Rai

All’inizio dell’avventura di Detto Fatto avevi dichiarato che la tua strada era quella di fare la conduttrice e non saresti tornata sul set. Cos’è che ti ha fatto, eventualmente, cambiare idea?

“Io non ho mai fatto questa distinzione, questa scelta così netta nella vita. Sono più gli altri che dicono ‘adesso fai la la conduttrice quindi non fai più l’attrice’ o il contrario. Io sono sempre stata io, non ho mai ragionato a scompartimenti stagni, sono sempre stata un po’ più aperta di mentalità. Ho sempre fatto quello che mi piace fare senza. Sono passata dal teatro al set cinematografico alla fiction al varietà con grande leggerezza, non con un atteggiamento tranchant. Sono più le altre persone che magari sono disabituate a questo discorso, dell’essere o dell’avere più passioni. Per me una cosa non esclude l’altra. Ma mi è capitato qualche volta di essermi scontrata con queste forme di chiusura di ‘snobbismo’ (passami il termine) da parte del mondo del cinema nei confronti di quello televisivo. Il che mi ha rattristata perché non penso che aprioristicamente ci sia da fare un distinguo netto. Credo che si possa essere bravi attori su un set di qualsiasi tipo. Per fortuna da qualche tempo a questa parte le cose stanno cambiando. Ci sono tanti attori di cinema che stanno facendo serie Tv, quindi come vedi, mai dire mai nella vita!”

Restando in tema fiction, ti piace il ruolo che interpreti in ‘Il medico della mala’?

“Moltissimo! È un personaggio che mi diverte perché ha 1000 sfaccettature. Non ho mai amato interpretare gli eroi buoni e basta, non sono mai stata ambasciatrice del buonismo per così dire. Ho sempre amato di più le sfumature, quei personaggi che vivono un po’ a cavallo fra il bene il male, perché l’essere umano è così, con una zona d’ombra e una di luce. Io non credo che esistano eroi che non hanno una zona di ombra e viceversa cattivi che non hanno una zona di luce. Questo personaggio mi piace e lo trovo bellissimo perché è una combattente, in continua lotta tra il bene e il male.”

Crediti foto@Ufficio Stampa Rai