In tanti sui social hanno voluto ricordare Beppe Bigazzi dopo aver saputo che è morto ma nessun post è apparso sulle pagine social di Elisa Isoardi. La conduttrice attaccata dai fan de La Prova del Cuoco

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Appena si è diffusa la notizia che Beppe Bigazzi è morto, in tanti hanno voluto rendere omaggio al celebre gastronomo sui social, dove però si è registrato il silenzio di Elisa Isoardi. La conduttrice de La Prova del Cuoco è stata così criticata per non aver dedicato un pensiero a quel volto familiare per il pubblico italiano, col quale, tra l’altro, aveva anche lavorato.

Beppe Bigazzi morto e il silenzio di Elisa Isoardi

Sulla pagina Instagram di Elisa Isoardi non è apparso nessun post per ricordare Beppe Bigazzi, morto proprio nei giorni scorsi.

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Eppure la conduttrice con lui ci aveva lavorato, quando nel 2010 si ritrovò a sostituire la storica padrona di casa del cooking show, Antonella Clerici.

Questo strano silenzio non è passato inosservato ai fan del programma e qualcuno, commentando l’ultimo post di Elisa, glielo ha fatto notare.

foto: Instagram

Quelle dichiarazioni shock

Tra l’altro, proprio in quella edizione di 9 anni fa, Bigazzi fece scalpore per alcune dichiarazioni sui gatti, che lui confessò di aver mangiato in passato.

Il video di quella scena che vide protagonisti proprio il gastronomo con la Isoardi è stato ripescato sul web.

Siamo a febbraio e febbraio-gattaio, uno dei più grandi piatti del Valdarno era il gatto in umido” raccontava con sconcertante naturalezza di fronte a una Elisa sbigottita.

https://www.instagram.com/p/BerJ4UcjYLY/

Quelle parole inattese e scioccanti, gli costarono una sospensione dalla Rai per ben 3 anni. Successivamente, in una intervista al Corriere della Sera, chiarì quella dichiarazione.

Negli anni ’30 e ’40, come tutti gli abitanti del Valdarno, a febbraio si mangiava il gatto al posto del coniglio. (…) Questo non vuol dire mangiare oggi la carne di gatto, ho solo rievocato usanze” precisò.

Ora che Beppe Bigazzi è morto, resta il ricordo della sua simpatia e di quel sorriso familiare che sapeva entrare nelle case di tutti.