Giovedì sera, intorno alle 22.30, la Promenade des Anglais a Nizza era colma di gente per i festeggiamenti del 14 luglio, quando un tir lanciato a 80 km orari per 2 km ha falciato la folla accalcata sul lungomare per vedere lo spettacolo dei fuochi d’artificio.

Devastante il bilancio: 84 i morti di cui almeno 10 bambini, oltre 100 i feriti, molti italiani irrintracciabili e di nuovo la Francia e l’Europa tutta facile bersaglio dei terroristi. Identificato il killer, che poi è stato ucciso: si tratta di Mohamed Lahouaiej Bouhlel un franco-tunisino di 31 anni depresso per il divorzio dalla moglie e già conosciuto alla gendarmerie transalpina.

L’attentato a Nizza ha scosso le coscienze di tutti noi e i social sono stati presi d’assalto, riempiti di post rabbiosi verso i musulmani, in una escalation di violenza che non sembra conoscere la parola fine.

 

Tra questi anche le parole di Paola Ferrari hanno sconvolto la comunità social. La giornalista ha scritto su Twitter:

“No panico no guerre civili ma azioni condivise subito. 1) sospendere passaporto Europeo a Magrebini arrivati ultimi 20 anni. Figli compresi”.

Affermazioni forti, quelle della giornalista sportiva, apprezzate da molti ammiratori, ma condannate aspramente da tanti altri utenti che hanno preso le distanze dal suo pensiero.

Un utente ha risposto per le rime alla conduttrice Rai “Allora punto 2) ricoverare, urgentemente, Paola Ferrari”, un altro ha rincarato la dose scrivendo: “Na cofana de Diazepam per Paola Ferrari”, tanti altri hanno espresso incredulità per il messaggio polemico.