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Bastano poche parole, un’immagine o un video di pochi secondi per scatenare il panico in rete certe volte, soprattutto da quando i social network sono diventati lo specchio della realtà, il nostro diario ‘segreto’ che vogliamo venga sfogliato a tutti i costi.

Figurarsi se a sconvolgere il web è uno che con i social ci vive e ci guadagna, ne conosce le dinamiche e sa bene come influenzare le migliaia di followers. Due giorni fa Antony Di Francesco ha pubblicato un filmato in cui lo vediamo in una camera d’albergo alle tre di notte con un suo amico, Marco Leonardi, vittima di uno scherzo che lo stesso Antony definisce epico su YouTube.

Il giovane ha inscenato un attacco di panico nel bel mezzo della notte, si è agitato, ha urlato, ha chiesto aiuto giurando di aver visto qualcosa nella stanza: il suo amico ha tentato di calmarlo in tutti modi, di assecondare le sue richieste e di farlo addormentare.

Il risultato? Al di là delle oltre 300 mila visualizzazioni, su Twitter gli utenti non hanno perdonato la sua scarsa sensibilità nei confronti di chi di attacchi di panico ci soffre veramente, con cui convive da anni senza riuscire a liberarsi dalla paura di non respirare, dalla sensazione di perdere il controllo, di non avere la terra sotto ai piedi, addirittura di morire.

 

“Ho visto il video del "simulato attacco di panico" e sinceramente l'ho trovato abbastanza triste…” ha scritto un ragazzo, mentre una utente ha sottolineato: “Avendo avuto degli attacchi di panico, la cosa che mi ha dato maggior fastidio è che qualcuno li trova divertenti”.

C’è anche chi si è rivolto a quanti seguono Antony Di Francesco e i suoi video: “Spero che le trù fanz di Antony Di Francesco un giorno ripensino a quando lo seguivano pensando: "Ma quanto ero scema".

La valanga di commenti contro lo youtuber ci porta a pensare: avrà fatto bene a postare un filmato del genere?