Ci sarà una vera e propria rivoluzione alle prossime Olimpiadi di Rio 2016 dato che per la prima volta gli atleti transgender potranno prendere parte alle gare.

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Lo ha deciso il Comitato olimpico internazionale attirandosi non poche polemiche ma leggendo la normativa si capisce come la decisione sia abbastanza definita.

 

“Dobbiamo assicurare il più possibile che gli atleti transgender non siano esclusi dallo sport. Il Cio deve garantire la correttezza delle competizioni, ma per far ciò non è necessario pretendere dei cambiamenti anatomici, incompatibili con lo sviluppo della legislazione e con diritti umani. Era una questione politica e sociale: dovevamo rivedere il regolamento, con una nuova prospettiva”, ha spiegato Arne Ljungqvis, portavoce dell'organizzazione.

“Eravamo indietro, era necessario adattarci al diritto internazionale: sentivamo che non potevamo più imporre un intervento chirurgico a delle persone”. In passato era necessario essersi sottoposti a un'operazione di cambiamento di sesso per gareggiare in una competizione dell'altro genere, mentre da ora sarà il livello di testosterone presente nel corpo a fare da unità di misura. Molti appassionati di sport non hanno preso bene la decisione del comitato ma comunque la regola varrà già a partire dalle prossime Olimpiadi di Rio 2016. Si eviteranno così, almeno in termini di regolamento, casi come quello della sudafricana Caster Semenya, campionessa di atletica che gareggiava con le donne e che in molti sospettano fosse un maschio mentre alcuni test dimostrarono essere affetta da sintomi di ermafroditismo. D'ora in avanti anche atleti trans potranno prendere alle gare del genere scelto se si sono già sottoposti a cure di testosterone.