Vittorio Sgarbi denuncia di essere stato censurato a La pupa e il secchione: il critico d’arte assente dallo show per la par condicio

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Sfuriata di Vittorio Sgarbi dopo la sua esclusione da La pupa e il secchione, programma di Italia 1 condotto da Paolo Ruffini. La prima puntata della nuova edizione è andata in onda ieri sera, 7 gennaio, ma il critico d’arte non c’era. Ed è lui stesso in un comunicato stampa a spiegarne le ragioni.

Vittorio Sgarbi contro La pupa e il secchione

L’annuncio di Vittorio Sgarbi è arrivato a poche ore dalla messa in onda della puntata d’esordio della nuova edizione de La pupa e il secchione.

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Il critico d’arte, di cui si ricorda la celebre litigata in diretta tv con Alessandra Mussolini proprio nello stesso programma in passato, afferma di essere stato “censurato per la par condicio – spiega – Altro che Rula Jebreal, che peraltro abbiamo scoperto non aver subito alcuna censura, il vero tacitato sono io”.

Il problema solo le elezioni in Emilia Romagna

Da quanto lo stesso Vittorio Sgarbi ha spiegato, la sua assenza a La pupa e il secchione è dovuta alla tornata elettorale del 26 gennaio. “La mia colpa? Essere candidato alle prossime elezioni in Emilia Romagna. Non dirò per quale partito per non essere censurato anche dalle agenzie di stampa” attacca ancora.

Eppure, l’esperto d’arte aveva già fatto delle registrazioni che non verranno dunque mandate in onda: “Inaccettabile perché avevo solo parlato di arte, di bellezza e di letteratura con i giovani ospiti della trasmissione” sottolinea.

Ma la sfuriata di Sgarbi e le piccanti rivelazioni di Vanya Stone sembrano non scalfire il successo del programma condotto da Paolo Ruffini: ieri sera ha raccolto davanti al piccolo schermo 2.564.000 telespettatori con il 13,8% di share.