La pandemia di coronavirus ci ha costretto a fermarci, facendoci riscoprire una nuova sensibilità e l’amore per la ragione: potrebbe avere aumentato il nostro QI?

loading

È fuori di dubbio che la diffusione del coronavirus ci ha cambiato e che il lungo periodo di lockdown trascorso, proseguirà con i suoi effetti anche nella cosiddetta Fase 2. Eppure, arrivano alcune ipotesi che parlano degli effetti che la pandemia ha avuto sul nostro cervello, tanto che potrebbe avere effettivamente aumentato il nostro ‘QI’. Ma si tratta di un vero effetto di questo drammatico periodo? O è soltanto una suggestione?

LEGGI ANCHE: — IL TEST PER VALUTARE IL TUO Q.I.: RISOLVILO E VEDRAI QUANTO SEI INTELLIGENTE

La pandemia ha aumentato il nostro QI? Cosa è successo

Andiamo con ordine. In molti casi, la pandemia di coronavirus ci ha portati a vivere un’esperienza spirituale, quasi mistica. Ha condotto molti di noi verso un inedito contesto, portandoci a staccare dalla scapicollante routine quotidiana per fermarci un attimo a pensare. E a vivere in maniera decisamente più slow e ragionata.

La meditazione è entrata nella quotidianità di molti di noi e in tanti hanno aperto per la prima volta un libro dopo tanti anni. I bookstore online, infatti, non si sono mai fermati. Anzi, molti editori hanno messo a disposizione e-book gratuiti (e spesso di qualità) per aiutare a superare al meglio la quarantena.

Le stesse librerie indipendenti hanno talvolta deciso di organizzarsi con servizi di consegne a domicilio o di spedizione a corto raggio, spesso con iniziative di straordinario successo che le hanno viste passare dal ruolo di sognanti corridoi di scaffalature a quello di ben forniti magazzini. E non a caso sono state le prime attività a ricevere il via libera per la riapertura da parte del Governo.

Il virus ci ha costretti a fermarci a pensare

E, in questo putiferio, gli italiani si sono soffermati e hanno probabilmente capito che l’istruzione, la lettura e la ricerca non sono inutili fronzoli, ma investimenti per il bene comune. Il coronavirus li ha portati a fare delle scelte più ragionate, più serie, più rivolte all’essenzialità. Un’essenzialità dove spesso si è re-inserito un libro, oggetto troppe volte bistrattato e dimenticato (quando invece i suoi benefici sono ben noti).

E gli effetti potrebbero essere veramente insperati, con un ‘aumento’ a sorpresa del nostro QI grazie alla fame di cultura portata appunto dalla pandemia. Un aumento che ha portato a riflessioni più profonde, a una riscoperta della sensibilità, alla coltivazione di emozioni dimenticate.

Il risultato, ovviamente, si vedrà alla fine di tutto questo. Solo allora scopriremo se questo possibile aumento del QI è destinato a permanere nel tempo, trasformando completamente le nostre vite anche quando la burrasca della pandemia sarà passata.

Foto: Shutterstock