Salito sul podio più alto della sua carriera, Joaquin Phoenix non poteva non ricordare il fratello River, morto fra le sue braccia nel 1993 per overdose

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Joaquin Phoenix ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista per il ruolo di Joker nell’omonimo film diretto da Todd Phillip, dopo aver conquistato già Golden Globes e BAFTA: un’interpretazione che è stata giudicata eccelsa a furor di popolo e che ha portato l’attore, solitamente schivo, a calcare diversi palcoscenici negli ultimi mesi.

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Phoenix ne ha approfittato dell’attenzione mediatica per parlare di cose che gli stanno a cuore, come la tutela degli animali, la difesa del pianeta e la lotta al razzismo. E anche sul palco più importante, quello degli Oscar 2020, ha fatto lo stesso, aggiungendo una nota finale personale e molto commovente.

Oscar 2020 Joaquin Phoenix e il discorso che commuove

“Penso che a volte ci sentiamo o siamo fatti sentire come sostenitori di cause diverse -ha detto Phoenix accettando la statuetta – Penso che, sia che stiamo parlando di disuguaglianza di genere o di razzismo o di diritti degli indigeni o degli animali, stiamo parlando della lotta contro l’ingiustizia. Stiamo parlando della lotta contro la convinzione che una nazione, un popolo, una razza, un genere, una specie, abbia il diritto di dominare, usare e controllare un altro impunemente (…)”

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Sono stato un mascalzone per tutta la vita, sono stato egoista. A volte sono stato crudele, una persona con cui era difficile lavorare e sono grato che così tanti di voi in questa stanza mi abbiano dato una seconda possibilità, ha continuato Joaquin, per poi emozionarsi violentemente verso la fine ed iniziare a balbettare.

Quando mio fratello aveva 17 anni ha scritto queste parole: corri verso il rifugio con amore e troverai la pace“, ha concluso quindi l’attore, commuovendosi e commuovendo la platea e tutti quelli che lo stavano guardando in quel momento.

River Phoenix e la sua tragica morte

Il riferimento di Joaquin è al fratello maggiore River, morto nel 1993 ad Hollywood in seguito ad un miscuglio letale di alcool e droghe, sul marciapiede di fronte al Viper Room, locale di moda dell’epoca di proprietà anche di Johnny Depp.

Joaquin era presente alla morte del fratello e la sua telefonata al 911 per chiedere aiuto venne poi pubblicata e proposta in diversi programmi tv: di fronte alla mancanza di rispetto per il suo dolore e all’atteggiamento invadente dei mass media, Joaquin decise di abbandonare il mondo del cinema e stette lontano da Hollywood per qualche anno. Fortunatamente ci ha ripensato ed oggi, festeggiando il traguardo più ambito, non poteva che dedicarlo a modo suo al fratello scomparso.