Il pubblico si divide di fronte all’ennesimo servizio “scomodo” del programma di Italia Uno: informazione di stampo “complottista” o corretta?
Le Iene sono spesso al centro di polemiche per i contenuti dei loro servizi: il programma di Davide Parenti nasce per fare inchiesta anche su temi scomodi, ma a volte questi temi sono troppo delicati per essere trattati con il taglio “iene” (che non sono, ricordiamolo, una testata giornalistica).
Le Iene psicofarmaci: un servizio scomodo
E’ il caso del servizio sugli psicofarmaci andato in onda durante l’ultima puntata: con la Iena Gaetano Pecoraro si è parlato del dilagare di ansia e depressione nel mondo moderno e soprattutto dell’estrema facilità con cui si prescrivono psicofarmaci, da cui i pazienti diventerebbero poi dipendenti. Uno degli esperti interpellato nel servizio, lo psichiatra Piero Cipriano, ha citato la ricerca fatta ad Harvard nella quale si afferma che il 69% dei relatori del DSM, la Bibbia della psichiatria, ha dichiarato di avere rapporti economici con case farmaceutiche.
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“Nel 1980 se la tristezza superava un anno si parlava di depressione, mentre nel 1994 se la tua tristezza superava i tre mesi eri depressa”, ha spiegato Cipriano. Di contro, altri psichiatri come Rosario Sorrentino affermano che il farmaco riduce la sofferenza ed è un atto di civiltà. Intervistati anche molti pazienti, divisi fra chi giova degli psicofarmaci e chi ha scoperto che sono inutili.
Il pubblico de Le Iene si divide fra favorevoli e contrari
Diviso anche il pubblico da casa: per molti, il servizio delle Iene è stato superficiale e di stampo complottista, mentre per altri l’informazione data è stata corretta.
“Se hai il diabete di sicuro non ti passa “lavorando su te stesso” ma hai BISOGNO CHIMICO di insulina. Con la depressione è la stessa cosa. Ed il farmaco è indispensabile. #LeIene come al solito fa una disinformazione gravissima”, scrive qualcuno ed i commenti dello stesso stampo sono molti.
Le Iene hanno fatto un servizio sugli psicofarmaci. Superficiale, incasinato e senza senso. #leiene
— Riccardo 🇪🇺🇮🇹🇺🇦 (@Tenhund) December 3, 2019
https://twitter.com/diggino/status/1201979686018048001
Molti i pareri negativi, ma molti anche i positivi: “Gli #psicofarmaci sono molto importanti , ma niente fai da te, sempre seguiti da un medico e con una psicoterapia affiancata”, scrive un utente, sulla stessa lunghezza d’onda di molti altri.
https://twitter.com/larniam__/status/1201978678130991106
Evidentemente lei ha voluto capire ciò. È stato detto: Sicuramente al 100% gli psicofarmaci aiutano chi è davvero malato. Ma se ti muore il padre/nonno, e sei triste per un mese non è normale darti uno psicofarmaco.
Inoltre per seguire una terapia, ci vogliono soldi #leiene— Ruggiero Dambra (@Ruda97_Official) December 3, 2019
Come sempre, le iene creano scalpore e in un modo o nell’altro suscitano riflessione: forse è proprio questo lo scopo che vogliono raggiungere.