La Sapienza conferma il primato in Italia: quarta volta al top nella classifica Arwu

L’Università di Roma – La Sapienza si conferma ancora una volta tra gli atenei al top in Italia e nel mondo: per il quarto anno consecutivo, l’ateneo capitolino detiene il primato nazionale nella classifica Academic Ranking of World Universities (ARWU), stilata dalla Shanghai Ranking Consultancy. La più grande università d’Europa non solo ribadisce così il suo prestigio, ma si conferma tra le prime 150 università al mondo (ed è l’unica italiana presente).

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La Sapienza è la prima università d’Italia (e nelle top del mondo)

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Per il quarto anno consecutivo, secondo la classifica ARWU, La Sapienza si conferma la prima università d’Italia e tra le prime 150 del mondo. Un traguardo importante soprattutto se si tiene conto che è l’unico ateneo italiano ad arrivare a un risultato del genere.

Il traguardo confermato dalla Sapienza non è soltanto il riflesso di numeri e statistiche, ma il riconoscimento del lavoro di un’intera comunità universitaria, che comprende l’eccellenza nella ricerca, la varietà dei campi disciplinari e l’impegno quotidiano di docenti e studenti.

La selezione dell’ARWU è avvenuta tra oltre 2.500 università di tutto il mondo e, tra i suoi criteri, c’è innanzitutto il valore della ricerca.

Tra l’altro non è un risultato isolato: oltre alla classifica ARWU, Sapienza ha ottenuto riconoscimenti importanti anche in altri ranking globali. Anche l’agenzia QS, lo scorso marzo, ha confermato l’università al primo posto mondiale per Classics & Ancient History, rafforzando la sua leadership anche nelle aree Arts & Humanities e Natural Sciences. Nel QS World University Rankings 2026, pubblicato a giugno, l’ateneo ha raggiunto la sua migliore performance generale, collocandosi al 128° posto nel mondo.

Anche secondo il Center for World University Rankings (Cwur), la Sapienza ha confermato per il quattordicesimo anno consecutivo il primato nazionale, raggiungendo la 125ª posizione globale.

Insomma, dal cuore di Roma, l’ateneo dimostra di avere una vocazione internazionale, capace di dialogare con le grandi università del mondo e di formare generazioni di studenti che portano alto il nome della Sapienza a livello globale.

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