La nuova segnalazione su Denise Pipitone porta direttamente in Tunisia

loading

Continuano le indagini sul caso di Denise Pipitone: un’ulteriore segnalazione è arrivata durante alcune trasmissioni Rai, al punto di far credere che possa trovarsi in Tunisia. Si discute ancora anche del video girato a Milano dalla guardia giurata, dove si vede una bambina che risponde al nome Danas, accanto a una donna rom.

LEGGI ANCHE: — Piera Maggio rompe il silenzio: cosa ha pubblicato sulla pagina Facebook riguardo al possibile ritrovamento di Denise Pipitone

Denise Pipitone è in Tunisia? Cosa emerge a Storie Italiane

L’ex Pm Maria Angioni, a Storie Italiane, ha dichiarato: “Ho la certezza che Denise Pipitone sia viva e l’ho individuata. Ha un marito e una figlia“.

Poi, raggiunta dai microfoni di Lucilla Masucci de La Vita in Diretta, ha così ribadito:

“Aiutata da due amiche, che hanno fatto tante ricerche partendo da persone che già conoscevamo dalle indagini, abbiamo trovato una persona che o è Denise o è una sua parente stretta. È molto somigliante. Ho mandato la segnalazione all’avvocato Frazzitta e anche al procuratore della Repubblica di Marsala con tutti i riferimenti. Questo è avvenuto in tempi recenti, con uno studio della famiglia, di tutta la famiglia e delle persone di cui si conoscono i nomi. Questa ragazza è in Europa, è una persona benestante, che si sposta un po’ ovunque. Ha l’età di Denise. Secondo me è una persona serena, che non ha idea di essere stata rapita. O è Denise o è una sorella gemella“.

A riguardo, il conduttore di Ore 14 Milo Infante ha rivelato su Facebook che la presunta Denise Pipitone indicata dalla pm vivrebbe tra la Tunisia e la Francia e pare dica di essere nata a Mazara Del Vallo. Il conduttore però ha fatto sapere che la fonte di questa pista sarebbe un uomo magrebino, Ahmed Sal, ritenuto non attendibile. A riguardo, la Pm Angioni ha precisato che le due cose sono diverse:

Le informazioni non sono arrivate da un uomo magrebino che imperversava sui social e ha mandato una sorta di confessione, sono due cose separate.

La pista di Denise Pipitone in Francia

Una ragazza di nome Mariana Trotta sostiene che quella donna sia sua zia, e di averla incontrata tre anni fa a Parigi: la donna si faceva chiamare Florina ed era in compagnia di una ragazza che diceva essere sua figlia.

Sono una ragazza adottiva di origini rom […] nel 2018 sono riuscita a risalire ai miei genitori biologici e sono andata a trovarli a Parigi. Questa donna nel campo era una figura importante […] Sarebbe anche mia zia. Parlava italiano ma con me parlava poco. Lì c’era una ragazza, non ho mai sentito chiamarla Danas, ma non conosceva la sua età, avrà avuto tra i 17 e i 18 anni. Rra molto traumatizzata, parla poco francese, poco italiano, parlava sinti ma si faceva capire a gesti. Era molto controllata, non le veniva permesso di uscire dal campo rom.

Ha raccontato Mariana, intervistata da più emittenti Rai

La segnalazione si aggiunge alla lunga lista di persone che negli anni sono state collegate a Denise, tra le ultime Olesja Rostova, la ragazza russa che in qualche modo ha fatto puntare nuovamente i riflettori su Piera Maggio e il suo dramma.

Chi l’ha visto: il messaggio di Piera Maggio

In una trasmissione televisiva russa, la giovane Olesya Rostova, aveva raccontato di essere stata rapita da bambina e di essere stata portata in un campo rom. La sua storia ha ricordato a molti quella della scomparsa di Denise Pipitone. In molti hanno quindi ipotizzato che la ragazza possa essere la bambina scomparsa in Sicilia nel 2004, anche in virtù di una somiglianza con Piera Maggio.

Chi l’ha visto ha perciò dedicato al caso la puntata del 31 marzo 2021, alla quale ha partecipato anche la stessa Piera Maggio, che ha lasciato un messaggio su questa possibilità.

La mamma di Denise: “Siamo speranzosi, ma senza illuderci più di tanto”

Siamo cautamente speranzosi, ma senza illuderci più di tanto – ha dichiarato Piera Maggio a Chi l’ha visto. “Anche perché le segnalazioni passate ci hanno dimostrato che l’illusione non porta a nulla. In questi casi ovviamente l’unica cosa da fare è chiedere che venga fatto il DNA ed è quello che noi chiederemo. L’unica soluzione per fugare ogni dubbio”.

Poi, ha aggiunto: “Mi preme dire che vogliamo ringraziare quanti in questo momento ci sono vicini e solidali, questo ci fa capire quante persone amano Denise e non l’hanno dimenticata. Questo a noi ci riempie il cuore”.

Foto: Kikapress