Che cos’è l’effetto Morgana e da cosa deriva? Tutti i dettagli sulla leggenda che ha come protagonista la Calabria

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Avete mai sentito parlare dell’Effetto Morgana? Esso si manifesta in Calabria nel corso del mese di agosto e lascia tutti i passanti, i turisti e agli abitanti del posto senza parole per la sua bellezza. Si tratta di un fenomeno surreale che rende ancora più magica la regione italiana dove il mare limpido fa da padrone. Entriamo nel dettaglio e scopriamo tutte le caratteristiche.

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L’effetto Morgana, che cos’è?

L’effetto Morgana è un fenomeno di una bellezza rara che si manifesta quando l’acqua dello Stretto si trasforma in una grande lente, riflettendo e ingrandendo Messina. In quel frangente, la Sicilia, in alcune giornate, da Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Scilla, Bagnara, Seminara, Palmi, sembra all’improvviso vicinissima allo stivale.

Il fenomeno si rifà ad una leggenda che racconta di una Fata Morgana che abita nelle torri che si materializzano sull’acqua nel giorno in cui la distribuzione dell’indice di rifrazione della luce del sole, in diversi strati d’aria, produce effetti simili al miraggio.

Morgana era la sorellastra di re Artù. Entrambi arrivarono in Sicilia dalla Bretagna, su una barca che aveva un simbolo celtico del paese, un essere con tre gambe che oggi è il simbolo dell’isola ma anche del viaggio che ha unito dal Nord al Sud dell’Europa, i normanni e i siciliani. Una volta arrivati, Artù decise di restare a vivere sull’isola e Morgana, preoccupata per il fratello lo assecondò e si fermò al centro dello Stretto in un castello subacqueo, per fargli da guardia.

La leggenda, quindi, vuole che tutte le volte che Morgana sente un pericolo avvicinarsi ad Artù, forma uno specchio tra cielo e mare: il miraggio della fata Morgana.

L’effetto ottico

Oltre che una leggenda, l’effetto è un vero e proprio fenomeno meteorologico che consiste nel piegare i raggi luminosi, creando il miraggio superiore. Un’inversione di calore è alla base ed è importante poiché fa manifestare i miraggi di grandezza ancora maggiore. L’aria fredda è più densa dell’aria calda e quindi l’aria fredda ha un indice di rifrazione più elevato.

FOTO: SHUTTERSTOCK