Blue Monday 2019: ma davvero è il giorno più deprimente dell’anno? Com’è nata questa credenza e la verità sul giorno più triste del 2019.

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Oggi, 21 gennaio, è il Blue Monday 2019. Una data che da qualche anno, soprattutto grazie ai social network, è nota globalmente come lunedì blu, il giorno più triste dell’anno. Ma esiste qualcosa di vero o si tratta semplicemente di una bufala? Sarà vero che il terzo lunedì di gennaio sia il più deprimente di tutto l’anno?

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Blue Monday 2019: è davvero la giornata più triste dell’anno?

Il concetto intero di Blue Monday è nato nel 2005, quando il canale televisivo britannico Sky Travel affermò di aver calcolato la data tramite un’equazione matematica. A suo sostegno, subito una serie di fatti e coincidenze pseudoscientifiche si diffusero sui social media, alimentando l’aura ‘mitica’ della giornata.

Tra queste ‘prove’ c’è il fatto che comunemente gli avvocati ritengano il terzo lunedì del mese il “Divorce Monday”, ossia il giorno in cui vengono avviati più procedimenti di divorzio rispetto agli altri. A questo si aggiungerebbero delle condizioni climatiche tendenzialmente ostili e una serie di motivazioni dal fondamento morale.

Esattamente: molti sostenitori della teoria affermano che in questo periodo lo stato d’animo delle persone è messo a dura prova dal fatto di dover fare i primi conti con la mancata applicazione dei buoni propositi per il nuovo anno, che si andrebbe a combinare con un crescente calo della motivazione.

Blue Monday 2019: è una bufala senza fondamento

Tutte cause che sembrano apparentemente sensate, ma che non fanno altro che dimostrare quanto sia vero che il Blue Monday rappresenti una bufala contro la quale si schierano sempre più persone, con il quotidiano britannico Guardian in testa.

A partire dalle condizioni meteo, che tramite un’osservazione nemmeno molto attenta degli ultimi anni, si rivela non sempre grigio, freddo e ostile come i sostenitori della teoria vogliono far credere. Anche le statistiche sui divorzi, in genere, spiegano che i mesi nei quali ci si separa di più sono marzo ed agosto e non certo gennaio.

Quanto all’equazione matematica, il già citato quotidiano inglese ha ampiamente dimostrato l’infondatezza di essa avvalendosi di quotati esperti.

Pertanto il Blue Monday va preso per quello che è: una semplice teoria pseudo-scientifica, una superstizione insensata buona soltanto a provocare le battute di qualche comico…