Il mondo del cinema piange la scomparsa di Alan Parker. L’eclettico e versatile regista si è spento a 77 anni, dopo una lunga malattia.

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Si è spento il 31 luglio all’età di 76 anni Sir Alan Parker, regista eclettico e versatile che nel corso della sua carriera ha saputo spaziare dai drammi giudiziari ai film musicali. Come riportato dalla BBC, Parker se ne è andato dopo una lunga malattia.

Addio ad Alan Parker: da Evita a Pink Floyd The Wall

Classe 1944, Alan Parker londinese doc, inizia la sua carriera realizzando spot pubblicitari. Ed è proprio sul set di uno di questi che fa uno degli incontri della sua vita: Alan Marshall e David Puttnam, due icone della produzione cinematografica britannica degli anni 70/80. Saranno proprio loro ha credere in lui, dandogli la possibilità di realizzare nel 1976 Bugsy Malone’ (Piccoli Gangster). Più tardi il regista definì quel film “un’idea ridicola che non poteva funzionare”.

E invece quel musical spiritoso ispirato a Simpatiche Canaglie, funzionò e conquistò il pubblico. Inizia così la carriera di questo straordinario regista, che soli due anni dopo firma uno dei suoi capolavori: ‘Fuga di mezzanotte’. Un film crudo e realistico, dai toni completamente diversi dal precedente, che gli regala anche la prima nomination agli Oscar.

La consacrazione arriverà nel 1980 con Saranno Famosi, mentre Pink Floyd The Wall arriverà nel 1982. E poi ‘Birdy – Le ali della libertà’ (1984), ‘The Commitments’ (1991), Evita (1996), solo per citare alcuni dei suoi capolavori.

Qualche anno fa, la decisione di smettere di fare film:

“I registi non migliorano con l’età – disse Alan Parker quando lo incontrammo al Bari International Film Festival- si ripetono e nonostante ci siano eccezioni, il loro lavoro non migliora, per questo motivo ho deciso di smettere di fare cinema”.

Sebbene abbia ricevuto due candidature agli Oscar, la seconda per Mississippi Burning – Le radici dell’odio nel 1989, Alan Parker rientra in quella schiera di registi geniali e visionari che non hanno vinto molti riconoscimenti ufficiali, ma che hanno saputo lasciare un segno indelebile nella storia del cinema mondiale.

Crediti foto@Kikapress