Il manager di Young Signorino, Karkadan, smaschera il suo assistito, che lo ha mollato dopo essere convolato a nozze con una 34-enne. Ecco tutto quello che spunta fuori sul trapper e fenomeno del web

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È il fenomeno del web, Young Signorino, un personaggio che a soli 19 anni ha fatto milioni di visualizzazioni, diventando famoso in tutta Italia. Ci sono sempre stati molti dubbi riguardo al fatto che fosse costruito completamente ad arte, ma ora a confermarlo arrivano le dichiarazioni del suo manager, il rapper tunisino Sabri ‘Karkadan’ Jemel, che si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa.

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Il manager di Young Signorino si sfoga: “Ha mandato tutto in frantumi”

Sì, perché dopo il matrimonio a sorpresa con la 34-enne Jessica Loren, il trapper si è completamente estraniato, mollando il suo manager e mandando definitivamente all’aria tutti i progetti che quest’ultimo aveva per lui.

Al Fatto Quotidiano, Jemal lo accusa di averlo fatto perché manipolato dalla moglie, che lo avrebbe allontanato dalla sua ‘famiglia artistica’: “Era il rapper più d’odiato d’Italia, ma anche il più protetto da noi persone intorno. Eravamo anche in trattativa con delle major discografiche. C’erano contratti per lanciarlo all’estero e un libro con Rizzoli. Ora tutto è andato in frantumi”.

Ma il manager rivela anche altri dettagli sul suo ormai ex assistito: “Personaggio costruito? Sì e no. Non l’abbiamo mai fatto sentire così, lui era complice ed era entrato nella parte. Nessuno gli ha mai detto cosa dire. Ha inventato tutto lui, così come la cosa del coma, della clinica psichiatrica, di Satana. Sulle sue bugie ho romanzato al meglio la sua vita. Noi abbiamo solo inventato il personaggio Signorino: la musica, i beat, i testi”.

Parole pesanti, che rischiano davvero di far crollare il castello di carte nato intorno al giovane Paolo Caputo (questo il vero nome di Young Signorino), che da parte sua non ci sta, e a sua volta rilascia un’intervista al Fatto dove smentisce buona parte di quello che ha dichiarato il suo manager.

Young Signorino risponde al suo manager: “Mi rendevano scemo con gli stupefacenti”

Ho letto un sacco di stronzate – esordisce – Mi rendevano scemo con gli stupefacenti. Non mi sono inventato un bel niente. Le persone che mi stavano accanto mi mettevano in ridicolo. Mi sono sentito fottuto nella testa e toccato nel mio punto debole, che è la droga appunto. Mi sono sentito una marionetta, e loro erano il mio Geppetto”.

Chissà come andrà a finire? E se fosse ancora una volta una polemica costruita ad arte per rilanciare il personaggio?

Young Signorino