Dopo l’ep “The Mountain Man” del 2016 ed un’intensa attività live, in Italia ed all’estero, Marco Zitelli (aka Wrongonyou) giunge finalmente alla realizzazione del suo album d’esordio “Rebirth” (Carosello Records), uscito proprio in questi giorni su tutte le piattaforme online e nei negozi specializzati.

Un lavoro atteso dai tanti appassionati che, nel corso di questi ultimi anni, hanno seguito con interesse le vicende artistiche del musicista di Grottaferrata ed affollato i suoi concerti in Italia ed all’estero dove si è già esibito in diverse occasioni (come nel caso del Primavera Sound 2017).

L’album è davvero molto bello, ma questa non è una sorpresa viste le indubbie capacità compositive ed interpretative già mostrate da Wrongonyou, ed è stato registrato in buona parte a Los Angeles con la produzione di Michele Canova (Tiziano Ferro, Jovanotti, Samuel, Fabri Fibra etc.). Prima, completa tappa discografica di un percorso artistico che si preannuncia radioso per un artista umile, ma perfettamente in grado (con il suo sound internazionale) di essere apprezzato non solo in Italia. Ora non resta altro che ascoltare queste splendide undici composizioni cantate in inglese, perfetta fotografia del cantautore indie folk che non ha mai nascosto la sua ammirazione per personaggi come John Frusciante o band come i Fleet Foxes. Il riferimento più calzante, comunque, rimane Bon Iver (ovvero Justin Vernon) per l’uso discreto di elettronica e di parti vocali filtrate.

Brani (fra recente passato e presente artistico) che parlano spesso di natura incontaminata: i boschi del Wyoming, le montagne del Canada, le distese di neve e i laghi ghiacciati dell’Alaska (“Get down”, “The lake”, “Green “River”, “Tree”) ed evocano idealmente anche i suoi luoghi d’origine. Ma “Rebirth” è anche la descrizione di una nascita (quattro tracce, compresa l’ottima “Shoulders” ) e di una successiva rinascita (sette composizioni, fra cui l’iniziale, caleidoscopica “Tree”).

Tonino Merolli

TRACKLIST

  1. Tree – (04:08)
    02. Prove it – (03:15)
    03. Rebirth – (04:02)
    04. Family of the Year – (03:24)
    05. Son of Winter – (03:40)
    06. Green River – (04:36)
    07. Sweet Marianne – (03:13)
    08. The Lake – (03:26)
    09. I Don’t Want To Get Down – (03:29)
    10. Shoulders – (04:04)
    11. Killer – (02:51)

 

A sostegno dell’album è, poi, già iniziato un tour con date in Italia ed all’estero (Wrongonyou ha confermato la sua presenza al “South by Soutwest festival 2018” ad Austin in Texas (USA) dal 12 al 17 marzo).

Prossime date  in Italia:

21 marzo al Teatro Studio dell’Auditorium Parco Della Musica di Roma

23 marzo al Circolo Kessel di Cavriago (RE)

24 marzo al CSO Django di Treviso

20 aprile allo Spazio 211 di Torino

21 aprile al Vibra Club di Modena