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‘Vietato smettere di sognare’, Benji & Fede si raccontano in un libro, tra porte in faccia e determinazione.

Si intitola Vietato smettere di sognare il primo libro di Benji e Fede, i due ragazzi di Modena che – senza talent e solo con tanta forza di volontà – si sono fatti strada a colpi di numeri nel panorama della musica italiana: il loro album di debutto – 20.05 – è stato infatti certificato disco di platino e ha raggiunto la vetta della classifica iTunes, 4 concerti hanno registrato il sold out e le visualizzazioni su YouTube si sprecano. Se però credete che sia stato tutto facile, a spiegarvi che non è tutto oro quel che luccica ci pensano proprio loro, Benjamin e Federico, in questo libro autobiografico – pieno di ricordi e foto – in cui si mettono a nudo, rivelando errori e difetti. A far da guida al racconto – prima a due voci e poi da un unico punto di vista, quando inizia la storia del duo – è tuttavia la voglia di rialzarsi sempre, di crederci anche nelle difficoltà, di imparare dai propri errori. Ne emerge un ritratto inedito, positivo, forse persino sorprendente dei due ragazzi-prodigio, idoli di giovanissime e non, che portano in queste pagine un esempio prezioso, reale e non banale.

“Inizialmente ci avevano proposto di fare un libro fotografico. – mi racconta Fede – Però abbiamo voluto fare un libro che contenesse anche un messaggio, che mostrasse anche la nostra determinazione dopo tante delusioni che abbiamo avuto. In queste pagine si capisce che il nostro percorso non è stato tutto rosa e fiori, ma che abbiamo ricevuto anche tante porte in faccia. Volevamo dare qualcosa alle persone che ci seguono, che fosse più di un post sul social network”.

Scegliere cosa raccontare esattamente non è stato facile, e infatti Benji confessa che tanti elementi sono stati scartati: “Abbiamo parlato delle cose che ci stanno più a cuore, dei momenti chiave della nostra crescita. Nelle parti scritte insieme, ci siamo invece confrontati, è stato un lavoro di squadra”.

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E sono tanti gli elementi che emergono da foto e racconti: dagli anni trascorsi da Benji in Australia alla passione per la guida di Fede, dalle prime lezioni di canto e chitarra alle prime esibizioni da ‘solisti’ o con altri gruppi, fino ad arrivare alla formazione del duo, tra gioie e dolori.

“Dopo tante porte in faccia ci siamo semplicemente fatti una domanda. – mi spiega ancora Fede – ‘Vogliamo fare questo nella vita?’. La risposta è stata sì, per cui abbiamo capito che se volevamo raggiungere l’obiettivo dovevamo metterci a lavorare seriamente. Lì abbiamo tirato fuori la nostra determinazione, i risultati non sono arrivati subito, ma passo dopo passo siamo riusciti a toglierci qualche soddisfazione”.