La nostra intervista a Tommy Kuti, che ci racconta l’album Italiano Vero, in cui analizza la situazione socio-culturale italiana dal punto di vista di un ragazzo di seconda generazione. Che ha già attirato l’attenzione di Salvini.

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Tommy Kuti, in Italiano Vero la vita degli afroitaliani: “Salvini? Se mi cita sto facendo bene”

Si chiama Italiano Vero (Universal Music Italia) il disco d’esordio di Tommy Kuti, che – per la prima volta – canta, o meglio rappa, la storia e la vita dei ‘Nuovi Italiani’, gli italiani di seconda generazione che – tra fraintendimenti e complessità – vivono nella nostra Penisola, sempre però a cavallo tra due culture.

E’ un album, proprio per questo, importantissimo: un viaggio all’interno del nostro Paese, della crisi economica e politica che ha investito la nostra comunità e delle migrazioni, che ormai fanno parte della nostra storia da decenni.

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All’anagrafe Tolulope Olabode Kuti, Tommy Kuti – di origini nigeriane – si avvicina al rap italiano molto giovane ascoltando i pezzi di Fabri Fibra, Club Dogo e Mondo Marcio. Dopo il contratto con Universal e la pubblicazione della primo singolo ufficiale, #Afroitaliano, arriva dunque il primo album, ricco di analisi politica e culturale.

Impossibile che Tommy Kuti non attirasse l’attenzione di Matteo Salvini, che mesi fa gli ha ovviamente dedicato un post. “Immaginavo che prima o poi avrebbe parlato di me. – commenta il rapper – Non così presto (ride, ndr). Se Salvini ti cita, vuol dire che stai facendo bene”.

Italiano Vero è la prima testimonianza in Italia di un ragazzo di seconda generazione – commenta poi Tommy Kuti sull’album – che tenta di raccontare la sua storia personale, quello che lo circonda. E intorno a lui c’è l’Italia del 2018, un paese che finalmente deve avere a che fare con la questione dell’immigrazione, dei ragazzi di seconda generazione, di questa generazione che deve crescere in una nazione piena di difficoltà. Un’Italia in un periodo di stallo”.