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Stefano Signoroni: 'Good Times, un album nato piano piano'.

Si intitola Good Times il disco d’esordio di Stefano Signoroni, che in realtà è tutto fuoché un esordiente: da sempre amante della musica e instancabile showman protagonista di tour e live, Stefano ha infatti semplicemente deciso di contestualizzare la propria arte in un album variegato – ma unito dal fil rouge delle sonorità vintage mischiate al pop – e composto da 8 cover in inglese, 3 brani in italiano e 2 inediti.

“L’album si è costruito piano piano – rivela Stefano ai nostri microfoni – perché il progetto è iniziato da un singolo, poi c’è stata l’idea di un EP e poi abbiamo pensato che forse per questo genere, e anche perché non sono giovanissimo (ride, ndr), avesse più senso fare un disco intero. Ci sono cover importanti, scelte con grande rispetto per questo genere che amiamo molto. Abbiamo però anche scritto, c’è un brano meraviglioso del Maestro Claudio Guidetti che ha anticipato l’album (Love is the way, ndr), e poi un altro inedito che apre il disco e funge più da sigla. Però era importante per noi mettere anche delle canzoni in italiano, perché anche all’estero ci chiedono brani in italiano, quindi ci sembrava corretto farlo”.

L’esperienza del live è stata del resto fondamentale per la realizzazione di questo album: “Il live ha influito già nel titolo. – commenta infatti Stefano – Good Times è un po’ quello che ci auguriamo possano passare gli altri, belle ore, momenti piacevoli”.