L'Alta Irpinia torna a riempirsi, per il quarto anno consecutivo, dei suoni e dei colori dello Sponz Fest, il festival diretto da Vinicio Capossela che, in collaborazione con i comuni di Calitri, Sant'Andrea di Conza, Conza, Andretta, Cairano, Bisaccia e Sant'Angelo dei Lombardi, ha dato vita a una sette giorni – dal 22 al 28 agosto – imperdibile e peculiarissima.

Il titolo di questa quarta edizione, del resto, è piuttosto evocativo: Chi tiene polvere spara recita lo slogan dello Sponz Festival, in linea con l'ultima fatica del cantautore che lo ha ideato, Canzoni della Cupa, il doppio album di Capossela uscito il 5 maggio scorso che ora sta mostrando all'Italia la sua parte più folkloristica. Non è un caso che le prime tappe del tour di Capossela, quelle estive, portino il nome di Polvere Tour, che proprio allo Sponz Festival troverà la sua massima espressione, con una data unica in Campania il 27 agosto presso la Sponz A-rena, come è stato ribattezzato per l'occasione lo Stadio di Calitri.

Capossela non sarà tuttavia l'unico protagonista di questa ricca edizione del Festival: oltre al cantautore l'Alta Irpinia ospiterà infatti Ascanio Celestini, Micah P. Hison, Vincenzo Costantino Cinaski, Victoria Fante e Toni Ricciardi tra i tanti. Lettaratura, musica e cultura che si fondono con lo svelamento delle tradizioni di una terra a cui Capossela continua ad essere legato indissolubilmente, dimostrando tutto l'amore e l'affetto per le proprie radici. Sarà proprio Celestini il protagonista dell'evento di apertura del Festival, un vero e proprio happening presso la stazione di Conza, dove verrà riattivata per l'occasione la tratta dismessa Avellino-Rocchetta Sant'Antonio per permettere ai vagoni anni '30 di un treno storico di diventare gli involontari destinatari della railway song Franceschina la Calitrana – eseguita da bande musicali con l'aiuto di fuochi d'artificio e spari – mentre Celestini leggerà Letture di 3° classe di Gianni Rodari e Giustino Fortunato. 

Un'immagine forte ed evocativa (la parte 'artistica' delle performance è curata da Maria Angela Capossela, artista e responsabile dell'intera sezione SponzArti) che ben riassume lo spirito di questo Festival, fortemente legato al territorio che lo ospita e che Capossela non ha di certo scelto a caso, forte dei luoghi magici e dei suoni evocativi che l'Alta Irpinia ha da sempre generato, nonostante le sventure – come il terremoto del 1980 – che spesso hanno ridotto i suoi abitanti in ginocchio.

"Chi tiene polvere spara – spiega Capossela – è un modo di dire calitrano, che in paese significa 'Chi ha qualcosa da dire lo dica, chi ha qualche mezzo lo usi'. Anche se è un mezzo povero come la polvere. Anche se si tratta solo di vento e di nuvole. È un invito al fuoco d'artificio, a tirare fuori quello che abbiamo dentro. Un invito a non subire le cose, ma a farle. Un invito all'azione e alla speranza".

Il programma è consultabile al link: http://www.sponzfest.it/