“Sono due anni che quasi non metto più neanche piede a Cinisello” confessava Sfera Ebbasta nel corso della conferenza stampa di presentazione di Rockstar. Sfera ha fatto il “salto”: dai palazzi di Ciny, il re della trap music è un vero e proprio idolo delle folle. Tanto che ormai lo si vede frequentare anche la tv.

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Servivano Le Iene, o meglio la tv in generale, per sdoganare definitivamente il nome di Sfera Ebbasta. Non che ce ne fosse bisogno, perché gli addetti ai lavori e gli appassionati di musica sanno benissimo chi sia Sfera e quale sia il suo percorso. Basterebbe elencarne i numeri per capire quanto sia naturale chiedersi come sia possibile che in Italia ci sia un pubblico che, se lo vede apparire su Italia1 in prima serata, sente la necessità di correre su Google e digitare “Chi è Sfera Ebbasta?”.

Eppure deve essere successo qualcosa di simile, almeno a giudicare dai movimenti del web in seguito all’intervista di Sfera rilasciata a Le Iene. Pochi giorni fa, il rapper è invece apparso nel programma di Alessandro Cattelan, EPCC. Insomma, dopo essersi meritatamente seduto sul trono di re indiscusso della trap music (e del rap in generale, visti i numeri), Sfera si accomoda anche nei salotti televisivi, con il naturale lasciapassare fornito dai record infranti e dal clamoroso numero di vendite dell’album Rockstar. E finalmente attira anche l’attenzione di quel pubblico generalista, spesso miope di fronte ai fenomeni del web o a quei movimenti non proprio mainstream che si sono comunque rivelati capaci di spostare interi mercati.

Ecco, Sfera viene realmente dal nulla. Ma, al contrario di artisti a lui affini, non si rifiuta di cavalcare l’onda, senza mai snaturare se stesso. L’ego, del resto, non gli manca. E neanche i piedi ben piantati a terra. Il primo album da solista – omonimo – è uscito nel 2016 ed è tuttora una sorta di manifesto, una carta d’identità ricca delle proprie radici musicali e umane. Rockstar è un’altra storia, perché i tempi di Ciny (così come la vita di provincia) sono lontanissimi ormai per il rapper, ed è anche facile capirne le ragioni.

“Ho sempre tenuto al fatto che le canzoni rispecchiassero la verità – sosteneva Sfera appena un mese fa, in occasione della presentazione del nuovo album –  se io ora mi mettessi a parlare di Cinisello, di palazzi, di spaccio non sarebbe credibile. Sono due anni che quasi non riesco ad andare a Cinisello. La mia vita è totalmente cambiata. Se penso alla mia giornata tipo, oggi in pratica viaggio con Uber. Due anni fa non avevo neanche un euro in tasca, è proprio una svolta per me”.

“Non ho avuto paura di dirlo nel disco, questo album è il riassunto del mio cambiamento. – ha poi riassunto il rapper – Il prossimo sarà ancora diverso. Magari torno ad essere poverissimo e torno a parlare di spaccio e palazzi”. Lo dice lui, eh.

Sfera Ebbasta a Milano