Il 10 Luglio al Rock in Roma, per la sua unica data italiana, si è esibito Post Malone. Concerto coinvolgente, divertente e pieno di sorprese.

Rock in Roma: si esibisce nella sua unica data italiana Post Malone. Prima di Lui Dark Polo Gang e Saint Jhn

Le porte del Rock in Roma si sono aperte alle 18.30 del 10 luglio per accogliere tutti i fan di Post Malone, il cantante statunitense che si è esibito nella sua unica data italiana. Due grandi ospiti hanno aperto il concerto.

Alle 20:50 la Dark Polo Gang, il più famoso gruppo trap del momento, è salita sul palco, coinvolgente e piena di energia, anche senza Dark Side, membro che ha lasciato il gruppo poco tempo fa.
Le canzoni sono state cantate da tutto il pubblico, pronto ad urlare “La gang non si infama” e a fare i “cuoricini” in aria.

Dark Polo Gang @Rock in Roma 2018 Foto Camilla Vanadia

Alle 21:45 è arrivato Saint Jhn a catturare l’attenzione dei presenti. Il cantante statunitense di musica Hip hop, Rapping e R&B contemporaneo è in giro per il mondo per il suo tour “Not a Cult“. L’artista dalla grandissima presenza scenica ha fatto ballare tutti. Le grafiche che si ripetevano nei grandi schermi accanto al palco enfatizzavano la performance.

Alle 22.40 sul palco arriva tra le urla Post Malone, sorridente e con una birra in mano. La prima canzone è “Too Young“. Hanno iniziato da subito tutti a saltare.  Sul palco ha iniziato a interagire da subito con il pubblico, strappando qualche risata quando ha detto che l’unica parola che sapeva in italiano era “Cazzo”.

Poi “Better Now”,”No Option”, “Sugar Wraith”, “Psyco” e “Candy Paint“. Con “Paranoid” ha dichiarato di sentirsi gli occhi di tutti addosso con i social media e di essere diventato, appunto, paranoico.

Prima di “I Fall Apart” il cantante ha fatto partire un coro: “Fuck that bitch” era l’urlo che invadeva il Rock in Roma.

Dopo di che ha preso la chitarra in mano, si è seduto e ha cantato in acustica “Feeling Whitney“.

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Post Malone ha smesso poi di cantare per invitare sul palco un ragazzo che voleva suonare la chitarra, altra prova di quanto l’artista fosse coinvolgente nei confronti del pubblico. Ha quindi dato la sua chitarra a Giuseppe, per il quale sono partiti applausi sin da subito. Insieme hanno fatto “Stay“. Terminata la canzone gli ha fatto i suoi complimenti sostenendo che fosse già bravo di lui a suonare la chitarra.

Finite le canzoni in acustica ha cantato “Rockstar”, uno dei suoi pezzi più famosi che ha concluso rompendo una chitarra elettrica che stava dall’inizio del concerto sul palco. Poi “White Iverson” e, infine, “Congratulation“. Prima dell’ultima canzone ha fatto partire un altro coro, questa volta era “Fuck Them”. Contro tutte le persone che all’inizio lo screditavano e non credevano in lui e che ora dicono “Congratulation“.

Poi ha salutato il pubblico e ha dato la mano a alla prima fila di fan, e se ne è andato tra le urla e gli applausi.

Certamente un concerto divertente e ricco di sorprese che non verrà dimenticato da tutti i fan, italiani e non, che sono venuti ad ascoltare Post Malone.

Tutta la programmazione e le recensioni del Rock in Roma 2018

Post Malone al Rock in Roma 2018: scaletta

Not a Cult
Too Young
Better Now
No Option
Sugar Wraith
Psyco
Candy Paint
Paranoid
I Fall Apart
Feeling Whitney
Stay
Rockstar
White Iverson
Congratulation