Il 30 novembre esce Ogni volta che è Natale, il nuovo album di Raffaella Carrà. La show-woman parla di musica, tv e della sua carriera ricchissima di soddisfazioni.

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Il Natale secondo Raffaella Carrà: “Il mio premio più grande? La gente che mi vuole bene”

Il 30 novembre uscirà in quattro edizioni speciali (Standard, Deluxe Edition, LP e Super Deluxe) il nuovo progetto di Raffaella Carrà, Ogni volta che è Natale.

Un album natalizio, che arriva dopo cinque anni di assenza dalle scene musicali e che Raffaella non era proprio intenzionata a registrare, salvo poi cedere alle pressioni della Sony.

“Non avevo nessuna intenzione di cantare – ammette infatti la Carrà in conferenza – però la Sony ha insistito. Ha iniziato a dire che tutti avevano un album di Natale e io no. Così un anno fa ho cominciato ad ascoltare circa 60-70 brani che mi hanno proposto. E ne è uscito questo album”.

L’obiettivo, per Raffaella, è chiaro. Riempire, in primo luogo, “un buco bianco nella parete del mio ufficio”. “Ho dischi d’oro e di platino – racconta – ma ho un buco bianco nel mio ufficio. Ho detto alla Sony di fare in modo di riempire quel vuoto, non so come né quando. Spero di appendere un disco alla mia parete”.

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Il singolo apripista del progetto è l’inedito Chi l’ha detto, scritto da Daniele Magro. Nel video del brano compare anche una famiglia omosessuale. “L’ho chiesto io – precisa la Carrà – perché è tempo. Appare in modo delizioso e dolcissimo, molto emozionante. Io nel video non dovevo proprio esserci, poi la Sony me lo ha chiesto. Che dire? Rappresenta un Natale alla Carramba, pieno di sorprese. L’ho trovato semplice e elegante. Mi ha emozionato”.

Raffaella spazia negli argomenti durante la conferenza. Parla proprio del suo ruolo di icona gay, in realtà mai cercato.

“Ho cominciato a capire il mondo gay ai tempi del primo Canzonissima. – racconta – Ricevevo lettere da ragazzi che si volevano fare del male o suicidare e piano piano mi sono informata. Nel mondo dello spettacolo, poi, ci sono molti omosessuali per cui ho sempre pensato che non fosse possibile questo gap tra genitori e figli, tra amici e all’interno della società di fronte a queste persone per cui provo molta tenerezza. Non ho mai capito questo modo di comportarsi. Io non ho mai fatto nulla, l’unica cosa che ho fatto è stata partecipare alla Giornata Mondiale dell’Orgoglio Gay, così li ho anche incontrati tutti in una notte sola”.

Parlando di tv, Raffaella anticipa che sarà ospite di Carlo Conti (“Non sono mai stata sua ospite”) e di Fabio Fazio e poi ricorda le sue prime esperienze televisive a Milano, a fianco di Corrado che in realtà non era proprio entusiasta della sua presenza.

“Corrado non voleva rischiare – aggiunge – ma la mamma gli consigliato di farlo. Milano, in questo senso, mi ha rispettato sempre e spero che porti fortuna a questo album”.

Dalla pasta col tonno di Mastroianni a Natale (“Era convinto che portasse fortuna, io sono scaramantica quindi ho iniziato ad imitare questa tradizione”) a un augurio per le donne, che siano sempre meno vittime della violenza degli uomini, Raffaella commenta poi l’onorificenza spagnola di Dama al Orden del Mérito Civil. Niente del genere è mai arrivato nella sua patria, ma alla grandissima show-woman poco importa.

“Il premio più importante è che la gente mi voglia bene anche se non mi vede in televisione – chiosa – penso di avere credito e fiducia perché non ho mai tradito il pubblico. Carramba, ad esempio, era tutto vero. Adesso mi dicono che un mio collega vuole farmi dare un premio, ma io non voglio essere raccomandata. Se non si sono accorti che merito una cosa di questo tipo è uguale. Non mi fregio di queste cose, ma del cuore pieno delle persone che mi vogliono bene”.

...Ma cosa vuoi che sia una canzone...