Pooh: il 30 dicembre l’ultimo live a Bologna trasmesso anche al cinema

È stato un anno magico per i Pooh, ma i cinque amici ritrovati sembrano decisi stavolta a scrivere la parola fine in fondo a un vero e proprio capitolo della musica italiana. Un capitolo lungo 50 anni – mezzo secolo! – che nel 2016, grazie alla reunion, ha tirato fuori il meglio tra celebrazioni e festeggiamenti che hanno ridato vita alla band, tornata sul palco dell’Ariston da guest star e protagonista di un lungo tour che ha abbracciato tutta l’Italia.

La storia dei Pooh e di questa reunion terminerà – artisticamente parlando, si intende – il 30 dicembre con l’ultimo concerto all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna), dopo altre tappe a Catania (10 dicembre), Caserta (14 dicembre), Torino (17 dicembre), Roma (20 dicembre), Milano (22 dicembre) e Treviso (27 dicembre).

Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D’Orazio e Riccardo Fogli hanno però ancora in serbo due grandi sorprese per i fan: il libro fotografico Pooh50Verona, pubblicato da Contrasto e in uscita l’1 dicembre, e la diretta via satellite dell’ultimo concerto bolognese in 200 sale (le prevendite sono aperte dal 9 dicembre).

“Ne è passata di acqua sotto i ponti dalla prima conferenza che abbiamo tenuto in occasione della reunion. – esordisce Roby Facchinetti in conferenza stampa – Quest’anno abbiamo vissuto tante cose belle, la gente si commuoveva sotto il palco, c’era tantissima emozione che ognuno di noi ha vissuto ogni sera. Abbiamo promesso che questo sarà l’ultimo viaggio. Il 30 dicembre visiteremo l’ultimo ‘porto’ e la sensazione è bella, anche se sentiamo il dolore provocato da questa chiusura. La nostra storia è importante, ma ormai non si può più tornare indietro”.

“Nel corso di questo periodo abbiamo preso due decisioni importanti – aggiunge Dodi – quella di realizzare un tour e un disco e quella di continuare questo viaggio fantastico, prima di salutare il nostro pubblico con due concerti. Il 30 dicembre sarà una serata memorabile per noi e le nostre famiglie”.

Per Red il momento è invece più che altro malinconico: “Abbiamo iniziato questo viaggio da bambini – spiega – e ci ha fatto crescere. Ora però per la prima volta riprendiamo in mano la nostra vita, ho passato più tempo coi Pooh che con la mia famiglia”.

Stefano D’Orazio si dichiara contento invece di essere stato richiamato nel gruppo per i ‘saluti finali’: “Vorrei vivere questo saluto in modo sereno e positivo – commenta – anche se abbiamo spesso pianto insieme. Sappiamo però che tutto nella vita deve finire ed è in un certo senso emozionante scoprire cos’altro c’è oltre i Pooh”.

L’ultimo a prendere la parola è Riccardo Fogli, rientrato nella band dopo una lunghissima assenza: “Per me è strano viaggiare con persone uniche e speciali. Ho visto più giornalisti e fatto più video quest’anno che in tutta la mia vita. – scherza – La sensazione è elettrizzante. Vogliamo tornare alla normalità, perché quest’anno è stato meravigliosamente devastante”.

E tra tutte le esperienze di questo ricco 2016, quella che i Pooh sicuramente ricorderanno con più calore è il palco di San Siro.

“Rimarrà nella storia della nostra reunion. – spiega Roby – Abbiamo sempre sognato di andarci, poi ci ripensavamo perché dovevamo fare 40-50mila presenze. La reunion ha invece permesso a questo live di realizzarsi e sono quelle emozioni che non moriranno mai. Sapete, ho avuto la sensazione che con questa reunion i giornalisti, il pubblico, gli italiani si rendessero conto dell’esistenza dei Pooh. Per noi è una bella rivincita”.