"Back home… in viaggio per casa": questo l’ultimo messaggio lasciato da Pino Daniele sul suo Facebook ufficiale, con post accompagnato da due foto, malinconiche e in bianco e nero, che testimoniano il rientro in Italia dopo la seguitissima esibizione live in diretta per RAI UNO nella serata di Capodanno.

Un ultimo saluto social, come social è stato il triste annuncio della sua morte, comunicata al mondo da un grande amico di Pino Daniele: Eros Ramazzotti.

L’ULTIMA ESIBIZIONE DI PINO DANIELE

Proprio insieme a Eros e all’amico Lorenzo Jovanotti, Pino Daniele fece uno dei tour più seguiti degli anni novanta, portando lungo la penisola un trio inedito e coinvolgente.

Pino Daniele, infatti, è sempre stato l’uomo delle collaborazioni, non dei duetti tanto per fare.

Amava dividere il palco o lo studio di registrazione con i grandi jazzisti come con Luciano Pavarotti, lasciando

 

spesso alla sua chitarra il compito di parlare per lui.
Noa, Giorgia e Raiz degli Almamegretta sono le guest star di “Dimmi cosa succede sulla terra” (’97), forte di superhit come “Che male c’è” e “Dubbi non ho” e “Yes I know my way” (’98), antico cavallo di battaglia che lo vede al fianco di Jim Kerr dei Simple Minds.

Collaborazioni uniche che lo portarono a diventare vero e proprio maestro per tanti esponenti della musica italiana e – soprattutto – partenopea, in primis Almamegretta e 99 Posse.

“Come un gelato all’equatore” (‘99) e “Medina” (2001) alternano l’italiano al napoletano, le canzoni d’amore a quelle più sociali, il pop al ritorno all’Africa (ci sono Faudel, Salif Keta e Lotfi Bushnaq al fianco di Peter Erskine, Victor Bailey, Rachel Z, Miriam Sullivan, Mike Manieri), ai temi antirazzisti, insieme a personaggi di spicco della scena come i 99 Posse, a confermare l’interesse del nero a metà per i suoi "nipotini", la sua volontà di intercettare sempre le novità di qualità che arrivano dalla sua Napoli.