Il 15 gennaio scorso è uscito 23:23, il primo singolo di Pelle: “Anche dalle cose più buie si può ripartire”. Lo abbiamo incontrato per voi

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L’esigenza di comunicazione come prima fonte di ispirazione: parte da qui il viaggio di Stefano Pellegrino, classe 1994, in arte Pelle. La musica, intesa come mezzo di espressione, ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella sua vita, fin da piccolo.

“Mi aiutava ad evadere con la mente quando non potevo farlo con il corpo perché ero troppo piccolo”.

Pelle, la forza di credere in se stessi: esce ’23:23′, il primo singolo

Pelle 23:23

C’è un momento in particolare in cui la musica gli ha posato una mano sulla spalla, mostrandogli quale fosse la direzione da seguire. Ed è proprio da lì che è nato ’23:23′ il primo singolo di Pelle, uscito lo scorso 15 Gennaio, che anticipa il primo album ‘Assolo’ prodotto da Quadraro Basement.

“23:23 è il simbolo da cui è partito il viaggio. Parla di un momento in cui pensavo di farla finita. Ero a Milano e stavo vivendo un momento di depressione, perché non trovavo qualcosa che mi desse la forza di dire andare avanti. Nel momento in cui ho pensato di agire davvero, ho capito che non era quella la soluzione giusta”

Quella sera Stefano aveva scritto una lettera, che poi con il passare del tempo è diventata il testo di ’23:23′: “Quella lettera è’ diventata per tutti”. Brillano i suoi occhi mentre racconta la genesi di questo singolo, lasciando intravedere la forza, la determinazione e l’amore per ciò che fa.

Il suo incontro con la Quadraro Basement nasce un po’ per gioco durante una delle esperienze lavorative all’estero. Già perché Stefano ha lavorato a Miami, Ibiza, Barcellona e ha vissuto per alcuni mesi in Brasile lavorando come commesso o come organizzatore di eventi. Ed è proprio in Spagna che ha incontrato Claudio Trage, artista già nel roster dell’etichetta.

“Lavorava con me come organizzatore di eventi in Spagna. Ricordo che gli facevo ascoltare i primi pezzi e gli dicevo ‘cavoli, mi piacerebbe tanto andare in studio a registrarle, perché sento che è quello che voglio fare. Allora lui un po’ per gioco mi ha messo in contatto con Quadraro Basement e mentre eravamo lì per registrare un brano alla fine abbiamo registrato un album intero”.

‘Assolo’ rappresenta la sua vita. Un album vero e sincero perché per Stefano era giusto raccontare qualcosa che avesse vissuto veramente. “Nel momento in cui decido di fare musica per comunicare qualcosa di vero, mi sembra giusto attingere solo alle mie esperienze emotive”. Ci sono i viaggi, le emozioni belle e brutte che lo hanno accompagnato. E poi gli amori, i momenti difficili ma anche il coraggio e la forza di rialzarsi e andare avanti.

Da un paio di anni Stefano Pelle si appunta tutti i giorni delle note sul telefonino delle BluNote, come le chiama lui. Concetti o piccoli racconti di ciò che vive giornalmente, utilizzando metafore. Un’abitudine che è stata preziosa nel momento in cui ha deciso di realizzare il disco, perché tanti di quegli appunti sono entrati a far parte dei testi delle sue canzoni.

“Far uscire il video di 23:23 senza avere una storia dietro che le persone potessero già conoscere è stato un rischio. Potevo dare un messaggio sbagliato, un messaggio negativo. Ma così non è stato, grazie anche alla bravura del regista Mauro Russo. Siamo riusciti a far trasparire quello che volevamo, che è un messaggio molto positivo: anche dalle cose più buie si può ripartire, e c’è sempre una via per ritrovare la serenità, indipendentemente da quello che ti capita.”

Crediti foto@Quadraro Basement