Niccolò Fabi e l'incanto delle sue 'piccole cose' a Parco Tittoni

Il Tour 2016 di Niccolò Fabi è approdato sabato nella suggestiva ambientazione di Parco Tittoni, a Desio. Il cantautore romano ha fatto tappa in Brianza per la promozione del suo ultimo album, Una somma di piccole cose, uscito lo scorso 22 Aprile.

Dopo l'esperienza de Il padrone della festa con i colleghi Daniele Silvestri e Max Gazzè, Fabi ritorna con il nuovo lavoro in una dimensione più intima, che traspare e rapisce all'ascolto del disco ed ancora di più nel live, dove ad accompagnarlo c'è una band di eccezione composta dal talentuoso cantautore Alberto Bianco e da Matteo Giai, Filippo Cornaglia e Damir Nefat.

In apertura, l'esibizione di Wrongonyou introduce il concerto, che prende inizio sulle note di Una somma di piccole cose, brano che dà il nome all'album, del quale vengono eseguite a seguire altre cinque canzoni: Ha perso la città, la bellissima Facciamo finta, Filosofia agricola, Non vale più, Una mano sugli occhi, profonda e struggente. Ostinatamente, la meno recente in scaletta, ci riporta al Fabi del 1997, agli amori ossessivi della gioventù. Ed è un susseguirsi di brani tratti dai vecchi album (Novo Mesto, Solo un uomo, ma in gran parte Ecco) che piano piano ci trasporta agli abissi più interiori di chi li ha scritti, di chi li suona e li trasforma in qualcosa che è anche nostro.

Niccolò Fabi non manca di sottolineare la sorprendente e per lui inattesa partecipazione del pubblico: “È la libertà che incontra la gratificazione” ci dice. La sua libertà di scrittura, la sentita ricezione del messaggio, il coinvolgimento puro degli ascoltatori. Sul bis, regala la bellezza profonda di Vince chi molla, Una buona idea e Lontano da me in conclusione, lasciando anche meritatissimo spazio ad Aeroplano, un brano di Bianco, eseguito dallo stesso cantautore torinese, che è sicuramente una delle figure più interessanti dell'attuale panorama musicale italiano.

Un concerto semplice, eppure ricco, profondissimo. Un'emozione dopo l'altra, nella sofisticata capacità che straccia il cuore e lascia senza fiato. Niccolò Fabi ci dà l'idea di un artista fedele a se stesso: vivo nelle evoluzioni, mai vittima dei cambiamenti imposti dal mercato. Le sue canzoni sono stupende, intimamente sue, intimamente nostre. Un puzzle di emozioni niente affatto artefatte, ma sincere, vissute e vivibili, come piccoli pezzi di una quotidianità che fuoriescono in due ore di musica bella: è stata una somma di piccole cose, una meravigliosa somma di piccole cose.