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È stato un periodo decisamente intenso per Madh quello seguìto alla finale di X Factor 8, che lo ha visto conquistare il secondo posto del podio, dietro al compagno di squadra Lorenzo Fragola (entrambi facevano parte della scuderia di Fedez).

<a href="/musica/intervista-a-madh-mtv-awards-2015.php” target=”_self”>GUARDA L’INTERVISTA A MADH AGLI MTV AWARDS 2015

Esibizioni nei club, live, ma soprattutto il lavoro sull’album, che esce finalmente per la Sony il 10 luglio: dopo il disco di platino del singolo di debutto Sayonara, è quindi il momento di ascoltarsi Madhitation, 13 tracce in pieno stile ‘Madh‘, che non tradiscono di certo quelli che si erano innamorati dell’originalità e del sound dell’inedito del cantante sardo, che ha decisamente scelto di seguire una strada tutta sua, fatta di reggae, drum & bass e sonorità orientali e indirizzata verso il mercato internazionale, considerando anche che Madh continua a prediligere la lingua inglese per creare i propri brani.

 

Madh: Madhitation, la lingua inglese e la collaborazione con Fedez

“Non ho avuto una vera e propria pausa in questo periodo – ci rivela Madh – perché dopo X Factor ho iniziato un tour di 50 date, quindi sono stato in giro per l’Italia fino a inizio maggio. Però ho sempre avuto voglia di fare il disco, anzi per me concretizzare un album era già un obiettivo che mi ero prefissato a prescindere da X Factor. Quindi appena finito il tour ne ho approfittato per lavorarci”.

Le 13 tracce dell’album (tra cui Sayonara, in versione anche acustica) sono un mix di brani scritti in periodi diversi del percorso artistico di Madh: alcuni il cantautore li teneva infatti nel cassetto da tempo, mentre altri giravano persino sul web prima del talent show. Altri ancora sono il frutto delle ispirazioni post X Factor, eppure il disco – nella sua originalità – è assolutamente lineare, a dimostrazione del fatto che la personalità di Madh sia una firma ben precisa, che l’artista riesce ad imprimere in ogni sua canzone.

“Prima di X Factor volevo fare già un album, ovviamente da indipendente. – ci spiega Madh – Avevo già alcuni brani, ma li ho riadattati per questo disco. Due brani non sono neanche del tutto inediti, perché Triangle e Boomerang li avevo già fatti uscire. Sono stati chiaramente riarrangiati e attualizzati. Altri brani li tenevo nel cassetto, ma ho deciso di metterli nell’album perché ancora mi rappresentavano, non erano scaduti (ride, ndr)”.

Madh chiaramente resta fedele al suo inglese, che in tutta onestà ben si sposa con il suo genere, ma ha comunque deciso di cimentarsi con l’italiano nel brano Vai, prevalentemente pop: “Ho voluto mettere un solo brano in italiano, perché è stata una sfida personale. – commenta – Non avevo portato mai brani in italiano ad X Factor e la gente si è sempre chiesta il motivo. Vai serve quindi anche a suscitare un po’ di curiosità e sinceramente mi sono divertito mentre lo scrivevo e sono soddisfatto del risultato che è venuto fuori”. E per il futuro? “La lingua internazionale rappresenta di più il mio mondo, quindi mi sento più a mio agio con la lingua inglese. Però non rinnego la lingua italiana e non nego neanche che magari più avanti scriverò altri brani in italiano”.

Anche le collaborazioni nell’album sono ‘mirate’ e molto ‘viscerali’, visto che Madh ha preferito affidarsi ad artisti che vengono dalla sua terra, la Sardegna, sia per valorizzare i talenti del territorio sia per conoscenza diretta. E Fedez? “Si è occupato della supervisione artistica dell’album – ci risponde Madh – ma a distanza, perché lui è impegnato con il tour e io con i miei lavori, quindi il tempo per vedersi è stato sempre poco. Però ci siamo sempre sentiti. Ogni volta che producevo qualcosa, lui ascoltava e mi dava dei consigli. Mi ha lasciato comunque carta bianca”.

Infine, chiediamo a Madh un commento sulla nuova giuria di X Factor: “Quando ho visto che c’era Skin in giuria, ho detto ‘Ca**o! Che figata!’. – commenta – Non vedo l’ora di vedere questa edizione, secondo me sarà particolarissima”.

 

Madh, le date dell’instore tour

Giovedì 9 luglio – Milano
Venerdì 10 luglio – Torino
Sabato 11 luglio – Torreano di Martignacco (Udine)
Domenica 12 luglio – Marghera (Venezia)
Lunedì 13 luglio – Genova
Martedì 14 luglio – Varese
Mercoledì 15 luglio – Brescia
Giovedì 16 luglio – Bologna
Venerdì 17 luglio – Firenze
Sabato 18 luglio – Lucca
Domenica 19 luglio – Savignano sul Rubicone (Forlì Cesena)
Lunedì 20 luglio – Roma
Martedì 21 luglio – Marcianise (Caserta)
Mercoledì 22 luglio – Pompei (Napoli)
Giovedì 23 luglio – Olbia Tempio Pausania
Venerdì 24 luglio – Quartucciu (Cagliari)
Sabato 25 luglio – Palermo
Domenica 26 luglio – Catania