Si chiamano M+A, fanno parte della scuderia Sugar Music e sono gli unici italiani ad aver suonato sul main stage del Festival di Glastonbury. Una bella soddisfazione per Michele Ducci e Alessandro Degli Angioli, che il 9 settembre hanno rilasciato il loro nuovo singolo, Forever More, accompagnato da un video scritto e girato sempre dai due ragazzi, che iniziano – a piccoli passi – a farsi conoscere anche in Italia, dove si esibiranno  il 9 ottobre a Venezia per la Biennale Musica e il 7 dicembre al Teatro Regio di Parma.

“L’album sarà molto variegato – dichiarano gli M+A che incontriamo in occasione di un evento organizzato all’Adidas Flagship da Rolling Stone – Sarà un po’ matto. Ci saranno pezzi radiofonici, pezzi più hip hop, altri più jazz. Abbiamo scelto Forever More come primo singolo perché è il primo brano che abbiamo scritto e ci ha fatto un po’ capire la direzione che volevamo prendere. Diciamo che è una canzone che dice abbastanza, ma non troppo. Non scopre tutte le carte”.

Gli M+A continuano, ad ogni modo, a lavorare all’album: “Siamo sempre in corso, quindi ogni giorno scopriamo cose nuove. – mi raccontano – Quello che abbiamo scritto finora è appunto diversificato. C’è la collaborazione con un rapper russo e anche con rapper americani”.

A proposito del live, che considerano un po’ il loro ‘habitat naturale’, gli M+A infine ammettono di viverlo quasi come una liberazione.

“Usiamo il live per toglierci gli sfizi. – rivelano – Tutto quello che non riusciamo a fare nel disco, lo mettiamo nel live, anche perché l’impatto sonoro è diverso. Canzoni che suoni live renderebbero meno sul disco. Ad esempio nel live usiamo molto la batteria acustica e ci sono anche molti inediti che suoniamo dal vivo. Infatti a volte abbiamo un problema con la gente che ci chiede dove possono trovare i pezzi che suoniamo live, ma la verità è che li scriviamo apposta per lo spettacolo dal vivo, prediligendo alcuni timbri che funzionano sul palco. Sono un prolungamento della nostra musica”.

Alcuni risultati di questa sperimentazione live restano e vengono traslati poi sul disco fisico, ma gli M+A ci tengono a sottolineare che i concerti e gli album sono due esperienze musicali differenti, quasi "due album separati" che convivono e si influenzano a vicenda. Del resto, la certezza che questi due ragazzi vivano la musica a 360 gradi è evidente anche nel modo in cui seguono gli aspetti collaterali del loro lavoro, dai video musicali alla grafica.

"Il video di Forever More è stato girato e montato da noi. – ci dicono – Cercavamo qualcosa che potesse raffigurare l’idea della canzone, che non ha storia ma visioni. Abbiamo lavorato principalmente pensandolo come una composizione di immagini piuttosto che un girato unico con una storia, quasi fosse un magazine, una copertina o una pubblicità. Le grafiche, che da sempre utilizziamo come prolungamento visivo della nostra musica, in questo video diventano il trucco e il contorno per creare altre apparenze e altre fantasie, come guidare una moto senza inserire la chiave e farla partire".