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Reduce dal successo al Festival di Sanremo 2015 che l'ha visto superare in classifica anche i favoriti Dear Jack, Marco Masini sta vivendo un nuovo periodo d'oro con Cronologia, album che celebra gli oltre vent'anni di carriera del cantautore toscano.

Forte di nuovi e continui riscontri anche presso fan "di ultima generazione" cresciuti a rap e talent, Masini, dopo tanti anni è tornato a parlare di quando di lui si diceva fosse un "portasfortuna".

Marco Masini "portasfortuna"?

Dicerie stupide e completamente infondate, ovviamente, basate più che altro su un momento storico di transizione al quale il cantautore ha dato voce attraverso brani indimenticabili nei quali raccontava con parole forti e realistiche un'epoca e i suoi malesseri.

"I Novanta sono stati anni difficili" ha spiegato Marco Masini in un'intervista rilasciata all'ANSA, "i giovani morivano di paura, davanti a una società che si sfaldava. Era difficile non gridare quella paura, quella rabbia. Forse avrei potuto trovare risposte più soddisfacenti, linguaggi diversi, dire le stesse cose con parole diverse".

"I tempi cambiamo" ha aggiunto il cantautore toscano, "si cresce, si matura, si cantano cose diverse. Si trasforma la fragilità dell’adolescenza in forza anche in necessità di vivere, sfruttando ogni piccolo istante".

Marco Masini sulla cresta dell'onda con cronologia

Oggi, Marco Masini è però completamente proiettato verso il futuro: "mi piace il pop e l’obiettivo è arrivare a fare della buona musica. Ho ripreso a cavalcare un’onda che mi porta al riequilibrio artistico. Non so che direzione prenderà la musica, io però so che devo fare attenzione a dove andrà per esserci. E lavorare è l’unico modo per ottenere il consenso del pubblico. Anche per essere trasmetti in radio. Altri trucchetti sono inutili".