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Il 16 luglio del 1989 moriva Herbert von Karajan, il direttore d'orchestra più famoso al mondo

Il 16 luglio del 1989 moriva, alle porte di Salisburgo, Heribert Ritter von Karajan, detto più semplicemente Herbert, indimenticabile direttore d’orchestra.

Il suo nome può non dire molto alle generazioni più giovani, ma quel giorno in Austria si spense – e lo diciamo con certezza – uno dei più grandi direttori d’orchestra di tutti i tempi e quello che tuttora detiene il record di maggiori incisioni discografiche, soprattutto con i Berliner Philharmoniker, che ha guidato per trentacinque anni fino alla morte.

Non tutto è limpido, tuttavia, nella vita di Herbert: nato nel 1908, il direttore ha infatti partecipato alle due guerre, aderendo al partito nazista. Questa inclinazione ha provocato l’allontanamento forzato dalla scena musicale dopo la seconda guerra mondiale. Dal 1949 al 1960, tuttavia, sarà direttore principale della Philharmonia Orchestra di Londra e, nel 1954, approderà alla direzione dei già citati Berliner Philharmoniker.

E ancora: Vienna, Milano, Roma e Parigi. Nessuna porta viene più preclusa a von Karajan una volta manifestato il proprio talento, contraddistinto da un celebre perfezionismo, divenuto quasi leggendario. La sua ultima apparizione in pubblico risale al 23 aprile del 1989 nella sala d'oro del Musikverein, dove il direttore ha eseguito la settima sinfonia di Anton Bruckner insieme ai Wiener Philharmoniker, da cui in seguito verrà tratta l'ultimissima sua incisione discografica.