Ha 15 anni, viene da una famiglia di musicisti ed è considerato l'astro nascente del violino italiano: si chiama Giuseppe Gibboni ed è il vincitore della serata di Rai1 'Prodigi', organizzata da Unicef e EndemolShine Italia e condotta da Vanessa Incontrada. In quell'occasione milioni di spettatori hanno potuto apprezzare il talento di Giuseppe, che nel marzo 2015 ha addirittura stabilito un nuovo record di velocità eseguendo Il volo del calabrone di Nikolaj Rimskij-Korsakov in soli 50 secondi: non a caso il ragazzo di Campagna, provincia di Salerno, è stato scritturato da Warner Classics per incidere il suo primo album.

Abbiamo fatto una chiacchierata con Giuseppe, parlando con lui non solo dell'album che porta il suo nome e che è uscito il 25 novembre, ma anche di tv, di musica e di molto altro.

Parliamo subito del tuo primo album: com'è nato, com'è composto e a quale pubblico ti piacerebbe arrivasse?

E' nato tutto dalla trasmissione televisiva Prodigi dove ho conosciuto Paolo Tondo della Warner Classics, che mi ha proposto di fare questa incisione. Il disco si divide in due parti, una pianistica e una con l'accompagnamento dell'orchestra: nella parte pianistica ho inciso anche brani più leggeri, tipo Nuovo cinema Paradiso di Morricone, Il Postino di Luis Bacalov, mentre nella parte con l'orchestra ci sono la Carmen fantasy di Pablo de Sarasate, in modo da rifarmi un po' a Prodigi, La danza delle spade di Aram Chačaturjan, e anche tre Capricci di Paganini.

Mi piacerebbe che lo ascoltasse un pubblico molto vasto, abbiamo fatto la scelta di mettere dei pezzi più leggeri proprio per avvicinare i giovani alla musica classica, che viene percepita come pesante ma non lo è assolutamente: bisogna solo saperla ascoltare.

Ho letto che hai iniziato a suonare giovanissimo e che la tua famiglia è composta da musicisti: ci racconti che tipo di infanzia hai avuto?

Mio padre è violinista, mia madre è pianista ed ho due sorelle violiniste: ho iniziato con il violoncello per fare contenti mamma e papà, ma gli dissi che da grande avrei fatto il violinista. A quel punto decisero di farmi passare direttamente al violino, è iniziato per gioco e poi si è trasformato in qualcosa di molto serio. La mia infanzia è stata ed è felicissima e tranquilla come quella di qualunque altro ragazzo, l'unica differenza è questa mia passione che è un impegno, ma essendo una passione la vivo con enorme piacere.

Hai vinto Prodigi, la serata di Rai Uno condotta da Vanessa Incontrada per l'Unicef: la tv è un mondo che ti piacerebbe frequentare? Talent show ne faresti?

A me piace la televisione, ma la mia attitudine di musicista classico è quella di suonare nei teatri più importanti, italiani e stranieri.

Talent si, ne ho fatti, ma sono più popolari e puntano poco alla qualità e molto alla quantità di ascolti. Prodigi non era così, per accedere ho fatto un casting con il maestro Vessicchio, che mi ha giudicato da musicista. I dodici ragazzi che sono arrivati lì erano tutti bravissimi, poi ne è stato scelto uno ed ovviamente sono felice di aver vinto ma il livello era altissimo.

Quali sono i tuoi gusti musicali, a parte la musica classica?

Di solito ascolto musica classica, perché l'ascolto è molto importante per la formazione, ma per svago mi piace ascoltare la musica anni '70-80, i Pooh mi piacciono molto, amo la poesia nelle loro canzoni.

L'Italia ha conosciuto già un fenomeno musicale di ragazzi giovanissimi che fanno una musica alta, molto più “vecchia” di loro, parlo dei ragazzi de Il Volo: tu ti senti vicino alla loro lettura “pop” dei classici? Cosa ne pensi?

Non conosco bene Il Volo come artisti, mi sembrano molto bravi, mi piacciono anche perché fanno canzoni che fanno parte della nostra storia e le portano in tutto il mondo.

Per chi volesse ascoltare Giuseppe in concerto, il 7 dicembre sarà a Castel San Giovanni in provincia di Piacenza e il 16 dicembre a Salerno con l'Orchestra del Conservatorio.