Giuliano Palma a tutto groove con Groovin': 'Il groove fa parte di me'.

Giuliano Palma torna alle cover e lo fa in grandissimo stile, grazie alle 13 tracce di Groovin’, il nuovo album uscito il 1° luglio (Universal Music) e ricco di collaborazioni, da Cris Cab a Clementino.

“Questo gioco delle cover mi piace molto. – ci spiega Giuliano Palma, che incontriamo in Universal – Il titolo racchiude il mio stile, il groove ce l’ho dentro e mi piace provare a contagiare gli altri”.

Le canzoni che troviamo in questo album non hanno apparentemente un fil rouge (si spazia da Splendida Giornata di Vasco Rossi a Don’t Go Breaking My Heart di Elton John, passando per Alleluja! Tutti jazzisti, dalla colonna sonora de Gli Aristogatti), se non quello di appartenere all’infanzia dell’artista (“Tutte cose che mi facevano ascoltare in famiglia”) o in qualche modo di averne caratterizzato la carriera. “Nel 1990 con i Casino Royale aprimmo un concerto di Vasco” ricorda ad esempio Giuliano, sottolineando poi la bellezza degli arrangiamenti del brano Splendida Giornata cantato con Fabri Fibra (“Nell’album precedente come rapper c’era Marracash” scherza il cantante). Con Clementino Giuliano omaggia invece Pino Daniele con I say I’ sto ccà: “A Sanremo feci la versione ska di questa canzone. – commenta – Mi sarebbe piaciuto coinvolgere Pino. Clementino ha comunque spaccato, abbiamo gozzovigliato insieme”. Con Chiara Galiazzo Giuliano canta invece Don’t Go Breaking My Heart (“Abbiamo lo stesso management e penso che canti benissimo”), mentre il singolo che fa da apripista all’album – Bada Bing – vede la partecipazione di Cris Cab (“Non lo conosco in realtà, ma è della stessa etichetta discografica”).

Groovin’, arrangiato e prodotto da Giuliano Palma, Fabrizio Ferraguzzo e Riccardo Di Paola, è dedicato alla memoria di Carlo Ubaldo Rossi, tanto che Giuliano ammette che forse il tanto groove derivi proprio dalla necessità di esorcizzare il dolore. In mezzo a tante cover, spicca l’unico inedito – Un pazzo come me – scritto proprio da Palma e da David Florio: “È una canzone sulle storie d’amore – commenta il cantante – anzi, sulle delusioni”.

Viene naturale chiedere tuttavia a questo punto a Giuliano come mai si trovi così a suo agio con le cover e meno a suo agio con gli inediti: “Sono pigro e sono poco prolifico. – ammette – Mi piace molto poi cantare le canzoni cult, ne traggo gusto e appagamento. In questo periodo sono contento, ora vado in giro a suonare, anche se mi mancano dei dettagli. I nuovi collaboratori mi hanno fatto persino venire voglia di tornare in studio”.

“Faccio ciò che è meglio per me, quindi cantare. – conclude – Anzi, ora mi definisco crooner, quindi croono”.