La nostra intervista a Giorgie D’Eraclea, leader della band Giorgieness. Il nuovo album si intitola Siamo tutti stanchi ed è uscito il 20 ottobre.

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Si intitola Siamo tutti stanchi il nuovo album dei Giorgieness, il progetto musicale capitanato dalla cantautrice Giorgie D’Eraclea, che torna con un nuovo lavoro dopo La Giusta Distanza.

Uscito il 20 ottobre, il nuovo album presenta più melodie e più ironia, a testimonianza del fatto che qualcosa in Giorgia è cambiato: questo processo di trasformazione si è dunque impresso nella volontà di scrivere pezzi meno arrabbiati e più cantati. Non che la malinconia di fondo (che contraddistingue la penna di Giorgia) sia scomparsa: la cantautrice è riuscita comunque a riderci su, sfornando 10 tracce che portano l’impronta della sua identità, manifestando però soprattutto un’evoluzione umana e, di conseguenza, artistica.

Giorgieness, La Giusta Distanza: la nostra intervista

Tra le tracce, spicca Controllo, un brano sulla violenza domestica vista però da un’altra prospettiva. La canzone si ispira fortemente ai programmi di cronaca che vanno per la maggiore in questo periodo. Non a caso, Giorgia è dichiaratamente fan di Franca Leosini, a cui ha intenzione di far ascoltare il brano.

“Ho scelto Siamo tutti stanchi come titolo perché ben rispecchia il periodo storico che stiamo vivendo: stanchezza fisica, stanchezza da occhiaie ma anche e soprattutto quella stanchezza mentale che nasce dalla paura del fallimento. – spiega Giorgied’Eraclea, voce e leader della band – Il disco è una sorta di ode alla fallibilità, intesa come tensione naturale all’errore, da cui, se si ha la voglia e la forza, si può imparare a distruggersi per poi ricostruirsi. Paura del fallimento inteso anche come timore del giudizio e soprattutto del senso di umiliazione che ne consegue”.