Franesca Michielin pubblica “di20”, il secondo, attesissimo album. La cantante che vinse X Factor nel 2011, a soli 16 anni, ora è cresciuta. “di20” come la sua età e come il periodo della vita in cui si diventa, appunto, grandi. Un album pensato e curato nel dettaglio che esce a 3 anni di distanza dal precedente. Un tempo esageramente lungo se si pensa come oggi i giovani dei talent vengano lanciati nel frenetico mondo del mercato discografico e molto spesso siano costretti a sacrificare l’estro artistico per logiche superiori.

Sony Music ha voluto far crescere e salvaguardare Francesca, concedendole tutto il tempo necessario per creare un disco che la rispecchiasse al 100%. “I dischi si fanno con calma, volevo avere ben chiaro cosa volessi comunicare. Stiamo diventando musicalmente bulimici, non c’è necessità di fare tutto subito, dovremmo riacquistare la nostra coscienza musicale. Sono stata fortunata a trovare persone che con pazienza hanno creduto in me”, spiega Francesca in occasione dell’incontro con la stampa. 11 tracce composte con un team formidabile capitanato da Michele Canova, alla produzione, che vedono la Michielin anche alla stesura dei testi, scritti in collaborazione con Fortunato Zampaglione.

È un album che mette in luce le mille sfaccettature di Francesca, che non a caso ha voluto inserire tra le illustrazioni anche la figura di un icosaedro: “Se dovessi associare questo disco ad un’immagine, ad un oggetto, lo assocerei ad un icosaedro. In queste canzoni ci sono tanti lati di me, c’è un po’ tutta la mia vita, dalla mia infanzia fino ad ora, prospettive ed esperienze diverse diventate musica”. Un risultato finale che racchiude anche gli errori e le cose meno positive, perché per Francesca deve esserci tutto: “Credo in ogni singola parola del disco anche nelle canzoni che non ho scritto io, perche Fortunato è riuscito ad astrarre quello che io a vent’anni non sono riuscita a fare”. Un pop elettronico che conquista e che, spero, renderà a Francesca un successo meritato.