La Scimmia Nuda Balla? Si, Il festival di Sanremo 2017 si chiude, tra grande successo di pubblico e tanta musica. Un raro caso in cui il giudizio della critica di qualità coincide al 90% con il risultato del podio. 

La Rai ha vinto a man bassa e questa nuova attenzione richiesta dalla direzione per tutto quello che riguarda la musica rappresenta sicuramente la strategia più efficace per parlare con un pubblico "meno anziano". Ora speriamo che il broadcaster riesca a sostenere la direzione anche con eventi ed interventi minori. Sanremo rappresenta per la Rai una raccolta di consenso e ascolti che mette in pari il bilancio dell’intero anno, la sponsorship totale di TIM con la sua onnipresente e meravigliosa campagna ne è testimone. La musica non è di certo Sanremo ma un universo estremamente più complesso e grazie al cielo più ricco delle classiche venti canzoni.

Tutto il festival è stato unito da un tema unico e positivo legato al concetto di "sociale". Tutte le canzoni scelte dalla direzione artistica hanno seguito questa linea, ridare una speranza, una attenzione per il bello ed il giusto. In questo grande momento di difficoltà ed incertezze è questo quello che viene fuori, la misurata positività del piccolo gesto, la canzone, il verso, la premiazione dell’eroe comune, lo sdoganamento della parola cazzo, il tutto fatto con grande misura che detto dopo aver scritto cazzo sembra si stia parlando di pornografia invece è il tema principale delle rivoluzione ed evoluzione ordinata della borghesia rappresentata da Rai. Una evoluzione del festival verso un peso, una cifra, una attenzione alla vita di tutti i giorni e alla cronaca senza mai perdere il senso del positivo. Uno sviluppo interpretato dalla stessa Rai nel tentativo di socializzare la tv oltre il concetto del social media di turno. Nessuno potrà dire che “c’è da cantare in un momento così” quando il festival è gestito e pensato con tale intelligenza e misura ed è attento ad ogni minima sbavatura mediatica. Prova ne è che non ci sono state polemiche di sorta.

Sanremo 2017, La conduzione

Maria De Filippi e Carlo Conti hanno rappresentato un connubio perfetto. La regina dello storytelling televisivo non lascia scampo e con il suo ritmo naturale, il suo gestire il palco con questo fare così intimo e domestico affascina il pubblico ed il direttore artistico. Lui come sempre un macchina da guerra delle radio televisione. Il tutto è passato come un fiume calmo senza polemiche o punte semplicemente ha vinto la professionalità ed un progetto artistico costruito con grande intelligenza. Una piccola grande e(ri)voluzione borghese cha ha saputo dire cose intelligenti in modo semplice e misurato trovando la misura per far passare dei concetti complessi come l'essere eroe nel nostro tempo. Voto 8

Sanremo 2017, La musica 
Malgrado la massiccia presenza di cantanti provenienti dal mondo dei talent, viene premiata la consapevolezza, l’esperienza musicale oltre che il talento vocale di un qualunque talentman. Certo un pò fa effetto vedere tutti quei ragazzi passati sotto le ali della stessa De Filippi tutti prodotti da Sony ma la classifica parla chiaro, non c'è trucco né inganno.

A parte la fuoriclasse Mannoia sia Gabbani che Meta sono due musicisti ed autori preparatissimi. Gabbani ripropone un concetto chiave di un bestseller della letteratura “La Sciammia Nuda” di Morris, lo zoologo inglese che divenne globale a metà anni sessanta per il suo studio sull’uomo, la scimmia senza peli.

Meta sorprende per la sua capacità poetica e di compositore interpretando un pezzo che sembra la prosecuzione della sua “Lettera a mio padre”, da risentire.

Sia Gabbani che Meta sono protagonisti della nuova scena autoriale italiana scrivendo per tanti artisti da Mengoni e Celentano. Meta inoltre ha sorpreso per la sua cover 'Amara Terra Mia' interpretata in stile Jeff Bakley, una vera sorpresa per il pubblico che ha scoperto anche le sue doti vocali ed il suo falsetto. Su Mannoia non c’è molto da aggiungere se non ha vinto semplicemente perchè era la favorita e di solito funziona così. 
Voto 7

Sanremo 2017 L’orchestra 
La qualità dell’orchestra, aiutata anche da una sapiente messa in onda di RAI, è smisurata. Dal primo arrangiamento con il tributo di Tiziano Ferro a Tenco all’infinito numero di interventi il livello sempre stellare.
Voto 10

Sanremo 2017 Il Comico
Crozza non smette mai di stupirci e riesce a far passare con estrema disinvoltura tra una battuta e l’altra dei concetti base per la nostra società. Fate beneficienza pagando l’Irpef è quello che abbiamo amato di più. Sbeffeggia Donald Trump ma rimane a Milano fino all’ultima serata dove, forse con l’abbraccio del pubblico, si riconcilia definitivamente con il passato e con il suo trauma da Festival. Voto 7

Sanremo 2017, L’assenza
A parte le vallette, le donne ochette simbolo di un gusto che speriamo aver lasciato alle nostre spalle, musicalmente manca totalmente il rap. Non basta di certo Clementino per rappresentarlo su questo palco nazionale. La scelta artistica crea un buco e tiene lontano un pubblico di giovanissimi forse troppo giovani per essere interessati al format. Manca la polemica, e non se ne sente il bisogno.

 

I nostri voti

AMICI Elodie – Tutta colpa mia; 
La canzone poteva essere ancora più efficace per questa talentuosa ragazza, 6

Al Bano – Di rose e di spine; 
Grande arrangiamento ma la voce è velata e la canna non ha convinto gli appassionati, 5

Paola Turci – Fatti bella per te; 
Un buon brano con una nuova sonorità che da alla Turci un grande slancio, lei è bellissima. 7

Samuel – Vedrai; 
Il suo timbro è il marchio dei subsonica e anche il pezzo, ma perché? Figo si però poteva fare qualcosa di diverso, 5

Fiorella Mannoia – Che sia benedetta; 
La canzone è notevole e anche lei, su Mannoia c’è poco da dire. Ripropone un sound classico di altissimo livello, 8

Raige e Giulia Luzi – Togliamoci la voglia; 
Manca totalmente la personalità nel pezzo, 4

Ron – L'ottava meraviglia; 
Al di là che lui sia una autorevolezza come artista non ci convince il brano, 5

Ermal Meta – Vietato morire; 
La gestione del festival, la cover, la canzone, 7 più mezzo punto per il logo da Edward mani di forbici 

Michele Zarillo – Mani nelle mani; 
Un bel pezzo, ma forse serve più coraggio e innovare se stessi, visto che se ne hanno tutte le capacità, 6

Lodovica Comello – Il cielo non mi basta; 
Il brano è anche moderno, giusto la melodia,  Non c’è ne personalità ne timbro ad accompagnarlo. Peccato, 3

Amici Sergio Sylvestre – Con te; 
Il cantante c’è manca la canzone, 4

Clementino – Ragazzi fuori;
Questa volta Clementino non ci hai preso, 5

Amici Alessio Bernabei – Nel mezzo di un applauso; 
Abbiamo trovato il brano vuoto e costruito troppo commercialmente, si è puntato sul riff di sintomi ma non c’è emozione, 4

X Factor Chiara – Nessun posto è casa mia;
Il brano è proposto con poca convinzione o almeno questo è quello che arriva, poi quando canti i Massive Attach spacchi, quindi? 5

Francesco Gabbani – Occidentali's karma;
Intelligente, ironico capace di proporre e proporsi da outsider 7,5

Bianca Atzei – Ora esisti solo tu; 
Il brano non funziona, avrà anche una grande firma ma non ci convince il testo, 5

Marco Masini – Spostato di un secondo;
Interessante l’evoluzione di Marco Masini ma non arriva, forse manca ancora qualcosa, lui chiaramente è incontestabile ma non possimo proporre più di un 6. 

Fabrizio Moro – Portami via;
La sua è una vera poesia, è stato premiato dalla classifica, un grandissimo artista, 7,5

Nesli e Alice Paba – Do retta a te;
Anche qui manca la personalità del pezzo, 5

(X Factor) Michele Bravi – Il diario degli errori;
La voce ed il pezzo sono da podio, lui è ipnotico, 7,5

X Factor Giusy Ferreri – Fa talmente male;
E’ rimasta dove era, noi ti aspettiamo, 5

Gigi D'Alessio – La prima stella.
Un Gigi D’Alessio ritrovato, una vera sorpresa vederlo uscire un bravissimo musicista compositore ed artista che se solo avesse il coraggio di lanciarsi potrebbe fare molto.