In un’intervista rilasciata a Quarta Repubblica, Matteo Salvini discute sulla validità del voto della giuria di qualità, senza contestare quello dei critici della sala stampa.

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Matteo Salvini a Quarta Repubblica: “Il vincitore di Sanremo deciso da un gruppo di radical chic”

Matteo Salvini torna a parlare del Festival di Sanremo, dopo i tweet di endorsement a Ultimo e varie frecciate all’indirizzo di Mahmood, che con la sua Soldi è riuscito alla fine a portare a casa il titolo di vincitore della 69esima edizione della kermesse. Il vicepremier ha rilasciato un’intervista a Quarta Repubblica, nella puntata andata in onda l’11 febbraio.

“Hanno deciso il vincitore del Festival di Sanremo alcune persone politicamente connotate a sinistra con delle competenze musicali che non so. – ha commentato – Beppe Severgnini, Serena Dandini, Joe Bastianich, Ferzan Ozpetek, Claudia Pandolfi, per carità giù il cappello, però mi sembra strano che la miglior canzone della musica italiana venga decisa non dagli italiani o non dai giornalisti o critici musicali che giustamente, essendo competenti, sono liberi di esprimere il loro giudizio, ma da un circolo di radical chic“.

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Spero che non sia stata una scelta ‘anti Salvini’ – ha aggiunto – perché lì si trattava di giudicare delle canzoni e gli italiani hanno giudicato in un certo modo. Spero che non ci sia veramente qualcuno a sinistra che, essendo ridotto male, cerca di prendersi rivincite sul Festival, sul teatro, sul cinema e sulla poesia. Sarebbe deprimente per loro e per il vincitore a cui ho mandato un messaggio augurandogli i migliori successi anche se non è il mio gusto musicale preferito”.

Salvini ha poi commentato il risultato elettorale della Lega in Abruzzo: “Non mi aspettavo così tanto. È un voto di speranza e non di protesta. La Lega 5 anni fa aveva l’1% in Abruzzo e ora siamo il primo partito, vuol dire che l’azione di governo entra nelle case”.