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In questi giorni si parla molto del flop di Forte forte forte, il programma targato Rai con Raffella Carrà che sta ricevendo molte critiche, oltre a non brillare negli ascolti.

RAFFICA DI GAFFE PER RAFFAELLA CARRA’

La Nostra Tv ha intervistato Alessandro Gatta, giornalista e scrittore che collaborò all’edizione di Sanremo del 2001, quella presentata proprio da Raffaella Carrà. Le sue dichiarazioni sulla conduttrice e sul talent sono decisamente senza filtri.

 

Forte Forte Forte? L’ho visto grazie a ciò che si diceva sul web. – ha dichiarato – Su un programma che non fa neanche tre milioni di spettatori c’è poco da dire. È una presa in giro, smettiamola di creare sogni impossibili ai ragazzi. Sono felice che la gente abbia aperto gli occhi. Parlo per tutti quei colleghi che non hanno il coraggio di ribellasi alle gerarchie. Che dire poi dei giudici: tristi, tristi, tristi”.

Gatta ricorda anche il Sanremo del 2001: “A Sanremo con lei non si facevano le prove, non si provava nulla. C’era un clima di tensione, bruttissimo. Era concentrata su se stessa, non salutava i collaboratori, esisteva solo lei. Ho lavorato bene con Mara Venier, Pippo Baudo, ma con lei no”.

“Non voglio fare la crociata contro di lei. – ha poi concluso il giornalista – Aldo Grasso ha detto che è un monumento che crolla, ma quale monumento? Sono altri i monumenti. Quel programma è una presa in giro".