Nel 2019 salirà sul palco dell’Ariston con il brano Rolls Royce e l’annuncio della sua partecipazione ha già spiazzato il pubblico generalista. Eppure Achille Lauro dovrebbe già essere noto ai più.

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Achille Lauro: “Io fuori luogo a Sanremo? Mi spiace sentirlo. Ognuno porta ciò che ha da dire, che piaccia o meno”

Sanremo, un nuovo album, un nuovo tour e un documentario (Achille Lauro No Face 1, in uscita a ottobre). Il 2019 di Achille Lauro – al di là del Festival, che rappresenta per il rapper una tappa importantissima – sarà pieno di progetti e di musica. Inoltre, il 15 gennaio è uscito il libro Sono io Amleto (edito da Rizzoli), in cui l’artista mette nero su bianco la storia del proprio viaggio nella periferia romana, arricchendolo con immagini e poesie. Di questo e molto altro, Achille Lauro ha parlato ai nostri microfoni.

“Quello che mi ha spinto veramente ad accettare Sanremo è stata la casualità di avere un brano giusto. – ci spiega Achille – Rolls Royce ce l’avevamo pronta da un anno ma non l’abbiamo fatta uscire, pensando che fosse una hit clamorosa, ma distante da ciò che stavamo facendo. Abbiamo pensato di tenerla, perché non è un brano trap e non rientra in nessun genere. Forse in Italia al momento non ci sono artisti che fanno questo tipo di musica. Sanremo è uno dei palchi più importanti d’Italia, un traguardo per gli artisti. Io poi sono fan di Vasco Rossi, dagli inizi ai pezzi di adesso. Penso che i più grandi in Italia siano passati di lì e non ci vedo nulla di male a salire su quel palco”.

“Quando mi chiedono se penso di essere fuori luogo, perché Sanremo non è un posto per i giovani, mi spiace. – aggiunge il rapper – Sanremo è una mostra musicale importantissima in cui ognuno porta ciò che ha da dire. Che piaccia o meno, perché la musica alla fine è soggettiva. Puoi essere bravissimo e non piacere. Noi diremo la nostra e ci divertiremo”.

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Achille Lauro, dagli esordi a Sanremo tra note di samba trap e tv

Nel 2019 sarà tra i Big in gara al Festival di Sanremo. E così, Achille Lauro (pseudonimo di Lauro De Marinis) arriverà sul palco dell’Ariston – con il brano Rolls Royce – con una serie di responsabilità annesse. La più importante è sicuramente quella di far capire al grande pubblico il genere che in parte rappresenta e che sta dominando le classifiche italiane (un rap con sonorità trap). Se chi mastica musica ha infatti accolto la notizia della sua partecipazione con sorpresa e entusiasmo, la folla generalista delle prime reti si sta in massa chiedendo di chi stiamo parlando. Eppure, Achille Lauro è tutt’altro che un emergente.

Gli esordi nel mondo del rap

La scena romana è il suo habitat naturale ed è grazie al fratello maggiore, producer, che Achille Lauro si avvicina al rap. Il suo primo mixtape viene pubblicato nel 2012 e si chiama Barabba. Due anni dopo – grazie a ‘colleghi’ come Noyz Narcos che ne colgono le potenzialità – il rapper entra in Roccia Music. A fine anno esce Achille Idol Immortale, che contiene già l’impronta originalissima dell’artista e diverse collaborazioni di tutto rispetto.

Il successo di Achille Lauro con  La Bella e la Bestia e Dio c’è

La strada sembra spianata davanti al rapper, che nel 2015 pubblica l’EP Young Crazy EP, che vanta anche il brano La Bella e la Bestia (la cui versione unplugged è tuttora un piccolo gioiello). Il secondo album in studio arriva poco dopo e si intitola Dio c’è.

Boss Doms, No Face Agency e Ragazzi Madre

Il divorzio da Roccia Music è un fulmine a ciel sereno, ma è pacifico. Achille Lauro, che sta già lavorando al suo prossimo disco, sogna infatti un’etichetta tutta sua, che nascerà con il nome di No Face Agency. Ragazzi Madre esce proprio sotto la nuova realtà discografica di Achille, che nel frattempo ha consacrato il suo sodalizio con l’amico e producer Boss Doms, presentissimo nelle tracce.

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Pechino Express, il viaggio dei Compositori

Ebbene sì, se vi stavate chiedendo dove avevate già visto Achille Lauro e Boss Doms, la risposta potrebbe essere questa. Con il nome di #Compositori, i due amici hanno infatti partecipato all’edizione del 2017 di Pechino Express, arrivando terzi pur essendo entrati a gara già iniziata. Resta celebre la lite di Achille con Antonella Elia. Non dite di no.

Pour l’amour

Il quarto album in studio di Achille Lauro arriva poco dopo la parentesi televisiva. Si intitola Pour l’amour ed esce sotto Sony Music. Ennesimo cambio di etichetta per Achille, che mai come stavolta fa centro. Il disco, uscito il 22 giugno 2018, contiene quattordici tracce e, tra i produttori, porta la firma di Boss Doms, ma anche di Cosmo e di Frenetik&Orang3. Il sound che Achille Lauro definisce “samba trap” è irresistibile.

Thoiry RMX, che bomba!

Il successo dell’album è alimentato anche da quello che a ragione può essere definito il brano più carico del 2018. Thoiry RMX è, appunto, un remix della canzone Thoiry di Quentin 40 e Puritano, riletto da Lauro e Boss Doms, con la partecipazione di Gemitaiz. Definirlo un successo è riduttivo.

Le collaborazioni

I featuring sono un po’ come il pane a tavola per i rapper. Imprenscindibili, e arricchiscono il pasto. Oltre al sodalizio con Boss Doms, Achille Lauro ama contaminare la propria musica. Clementino, Rocco Hunt, Marracash, Fred De Palma, Coez, Cosmo, Gemitaiz sono solo alcuni dei nomi più ricorrenti. L’ultimo featuring è però sorprendente: con Anna Tatangelo ha infatti proposto una nuovissima versione di Ragazza di Periferia, presentata per la prima volta dal vivo a Milano proprio poche settimane prima dell’annuncio della partecipazione a Sanremo del rapper. Cosa combinerà Achille Lauro sul palco dell’Ariston?

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