Viene considerato tuttora il grande “tenore per eccellenza” e, in effetti, la vita di Enrico Caruso è ricca di imprevisti e leggende. Ripercorriamola in 5 tappe.

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Probabilmente appartiene a un periodo storico che non ne rende facile la conoscenza anche alle generazioni più giovani, eppure Enrico Caruso è tuttora considerato il grande tenore per eccellenza, un primato incredibile, reso ancora più speciale dalla travagliata carriera dell’artista partenopeo, nato il 25 febbraio del 1873, esattamente 145 anni fa. Ripercorriamo la sua carriera in 5 tappe.

Gli esordi

Nato e cresciuto in un periodo storico lontano dal nostro, Caruso non ebbe in realtà vita semplice, né una carriera in discesa. La passione per il canto iniziò infatti sin da quando Enrico era piccolo e caso vuole che venisse notato da qualcuno che lo ascoltò cantare a un funerale e si offrì di dargli lezioni in cambio del 25% dei suoi compensi. Quella persona era Eduardo Missino, ma per l’esordio vero e proprio Caruso dovrà aspettare ancora qualche anno, tra chiamate alle armi e lezioni di canto: nel 1894 arriva però il debutto con una parte ne L’amico Francesco di Domenico Morelli.

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Amore e sofferenza

La vita di Caruso resta piena di miti, leggende e amori travagliati, come quello per il soprano Ada Botti Giachetti che, dopo avergli dato due figli, fuggì con l’autista di famiglia. La relazione tra la donna e Caruso durò, tuttavia, ben 11 anni e finì in tribunale, a causa del tentativo di estorsione messo in atto da Ada e dall’amante Romati. La Giachetti fu condannata a tre mesi di reclusione e a 100 lire di multa.

Il successo mondiale

Ma a segnare un nome diventato leggenda sono i successi e le tournée mondiali, che lo hanno portato a Londra, Lisbona, Montecarlo, a La Scala di Milano e persino a New York, dove collaborò col Teatro Metropolitan entrando ufficialmente nell’Olimpo dei divi dell’epoca. Si narra che proprio a Napoli, la sua città, Caruso ricevette dei fischi per una performance non al massimo delle sue possibilità, tanto da fargli decidere di non cantare mai più nel capoluogo campano.

Primo cantante a incidere dischi

Pensate che Caruso fu il primo cantante ad incidere dischi e il primo artista nella storia a vendere più di un milione di album con l’aria Vesti la giubba dall’opera Pagliacci, incisa negli Stati Uniti nel 1904 e 1907.

Gli ultimi anni

Prima di ammalarsi, Caruso continuò a girare il mondo e a incidere dischi. Nel 1910 era a Parigi e New York, qualche anno dopo sostò a Montecarlo. La sua salute iniziò a peggiorare nel 1920: la sua ultima apparizione risale al 24 dicembre al Met ne La Juive.