All’inizio erano in due, dopo l’abbandono di Marco Crypta, Edoardo Calcutta è diventato semplicemente Calcutta debuttando nel 2012 con Forse… Salto al 2015, arriva Cosa Mi Manchi a Fare, contenuto nel suo secondo album Mainstream. Il singolo che ha fatto conoscere Calcutta, a tutta Italia. Suonatissimo da tutti i più importanti network radiofonici, ma, soprattutto, spinto, condiviso, ascoltato e riascoltato da un pubblico ormai enorme. Cosa Mi Manchi a Fare è diventata la colonna sonora di una generazione, che ancora non aveva trovato la propria voce. L’artista che ha racconto intorno a se un movimento e che ha contribuito a sdoganare l’approccio indie (ovvero indipendente) alla musica, dopo essersi creato spazio con Cosa Mi Mnchi a Fare, ha occupato le radio con Frosinone e Oroscopo (un milione di visualizzazioni Youtube in un mese). Ormai è un artista mainstream, ma capace di mantenere quel gusto di indipendente e underground, quell’aria dimessa che lo fa sembrare tutt’altro che “il cantante famoso”. Così, può tranquillamente creare piccole storie, piccole fotografie di momenti normali, comuni per raccontare una generazione che prima era intrappolata in un pop piuttosto attempato, che necessitava di un innesto di voci e stili di scrittura nuovi. Svogliato, incerto, ma anche balistico con le parole, poetico e schietto, Calcutta è riuscito a parlare direttamente al pubblico che aveva bisogno di lui. Come accade in alcuni rari casi, una canzone ha mosso un’onda che sta andando ben oltre Calcutta. Per ora quell’onda lo sta portando a surfare l’onda dei sold out dei suoi concerti. Il prossimo appuntamento dal vivo sarà all’Alcatraz di Milano, un tutto esaurito che sa di storia nel suo compimento, perchè sicuramente i sold out di Calcutta diventeranno molti di più. E’ solo questione di tempo e fra non molto lo vedremo riempire arene molto più grandi e suonare sul palchi molto prestigiosi.