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Arrivano i nostri! "Era ora" pensa Bugo, che ha voluto intitolare così il suo nuovo EP, uscito il 23 ottobre solo in digitale. Il fantautore, come lo definiscono in molti, ritorna con brani inediti dopo 4 anni dall'ultimo disco e un lungo periodo in India. "Arrivano i nostri è un modo di dire, ma per me è anche un messaggio d'attesa che il presente possa migliorare. La musica non può cambiare le cose, ma almeno mi dà la carica e spero la dia anche agli altri per continuare a sognare che le cose possano cambiare". Qualcuno si stupisce del ritorno con un EP, altri domandano se seguirà un album ma Bugo non si sbilancia: "Non ho paura del tempo che scorre, la mia testa è sempre in corsa. Ci sarà un album, ma magari tra tre anni". Un ritorno in pieno stile Bugo anticipato da manifesti bianchi affissi per la città di Milano che recitavano solo "Cosa ne pensi Sergio?". Sergio poi si è scoperto essere un Levriero Afghano, protagonista anche della webserie con titolo omonimo, ideata e recitata dal cantautore.

Un EP di sei tracce e un ritorno differente, per raccontare il presente e raccontarsi: "È difficile definirmi, Vado ma non so è un pezzo che potrebbe descrivermi, esprime un desiderio di libertà, la voglia di buttarsi nel mondo, una fuga che è anche solitudine. C'è della malinconia nel brano, ma contrastata dalla ritmica stessa". Bugo non perde l'occhio critico e attento, che da sempre lo contraddistingue, Tempi Acidi racconta "l'assurdità del vivere contemporaneo. Mi ispiro a ciò che leggo sui giornali o guardo in tv". Non manca l'amore, cantato con un brano che rappresenta una novità: "Sei la donna per me è un pezzo inedito. Il mio modo di cantare doveva rispecchiare quello che esprimo nel testo. Ci ho messo un giorno intero per fare il cantato". Bugo è tornato e si racconta a noi anche nella videointervista realizzata in occasione della presentazione dell'EP.