In uscita a breve l’album dei Monolithic Elephant, ottimo esordio della promettente band milanese

Fra le band italiane che guardano con ammirazione, gusto e creatività alle fantastiche scorribande psichedeliche ed hard rock degli anni ’70 si mettono in evidenza, con un ottimo lavoro d’esordio, questi Monolithic Elephant. Un trio milanese che rappresenta qualcosa di introspettivo e potente allo stesso tempo, con le sue atmosfere psichedeliche circondate da montagne di magma sonico. Tutte caratteristiche racchiuse nell’omonimo  “Monolithic Elephant”, album di debutto autoprodotto in uscita il prossimo 16 ottobre e registrato presso i Trai Studio di Inzago, tra maggio e novembre 2016.
Un viaggio irruento ed allo stesso tempo immaginifico attraverso sei lunghe e sfaccettate tracce che attraversano un turbine di dinamiche vive e allucinogene, spezzate dalla crudezza delle distorsioni. Una suite composta da brani incisivi che riportano la visione di un mondo caotico, a tratti oscuro e che, dal punto di vista sonoro, nonostante le reminescenze Black Sabbath e Pink Floyd, aggiungono sapori contemporanei ad una consolidata tradizione psych rock. Ampie note di merito, così, ad una band capace di farsi notare con un promettente esordio e che nasce nell’ottobre del 2014, frutto dell’incontro tra Andrea Ravasi, Alessandro Riva (rispettivamente ex chitarrista e bassista del gruppo Milk Them, band alternative-rock milanese) e Santo Carone, batterista attivo sulla scena catanese. Nel contesto milanese, i tre trovano subito una particolare affinità stilistica e sonora che, dopo due anni di sperimentazioni e intenso lavoro, li conduce alla composizione dei loro brani. La varietà musicale dei singoli elementi del gruppo, che porta con sé diversi elementi delle proprie personalità ed esperienze passate, si concretizza così in sonorità che spaziano dal rock psichedelico anni ’70 al più moderno alternative rock. Il tutto perfettamente amalgamato, poi, nell’ottimo ed omonimo album d’esordio.

Tonino Merolli